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Quelli del rave i veri #innamoratidelbiellese
Un paio di giorni fa questo giornale ha ospitato l’autorevolissima posizione del Segretario del PD locale, Paolo Furia, in merito alla riorganizzazione delle Province prospettata dalla Regione Piemonte che ci vedrebbe (come già ipotizzato con il Governo Monti) insieme a Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.
Un paio di giorni fa questo giornale ha ospitato l’autorevolissima posizione del Segretario del PD locale, Paolo Furia, in merito alla riorganizzazione delle Province prospettata dalla Regione Piemonte che ci vedrebbe (come già ipotizzato con il Governo Monti) insieme a Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.
Non ci interessa entrare nel merito del perché il PD di governo, da strenuo oppositore della “soluzione quadrante” solo un paio di anni fa (quando era all’opposizione), oggi si scopra suo più convinto sostenitore. Ci preme, al contrario, sottolineare l’interessante narrazione che il giovane segretario dem disegna per il nostro futuro. Furia parla di “quadrante del benessere” esortandoci a “renderci conto che tra la Serra e il Lago Maggiore, tra le risaie del Vercellese e la corona alpina della Valsesia e dell’Ossola, si sviluppa un’oasi di pace.
Un’oasi tra il milanese e il torinese, dove i capannoni sfitti costano meno della metà di quanto non costino in Brianza e dove tuttavia non è minore la cultura del lavoro” (…)
Nella notte di Halloween, tra sabato e domenica, migliaia di giovani provenienti da tutto il nord Italia hanno pacificamente riempito la “casa del mobile” di Verrone, fantasma di cemento che, ben prima della crisi del tessile, rappresenta la decadenza del “modello Biella”.
Quasi tutti i media locali hanno parlato di “invasione” (il gergo leghista oramai ha egemonizzato il linguaggio pubblico) per descrivere queste frotte di giovani che si sono riversati in quel capannone dandogli nuova vita all’insegna della musica e di una forma di divertimento alternativo.
Evidentemente però, a leggere le cronache, questo tipo di iniziative condotte nell’illegalità (anche se sarebbe interessante sapere a chi si sarebbero dovuti rivolgere, per un contratto di locazione temporanea, gli organizzatori) “disturbano i biellesi”; i profitti generati da queste ventiquattrore di “rave party” per le attività commerciali limitrofe probabilmente non interessano a nessuno, il “decoro” viene prima di tutto e la vita – quella giovane e ai limiti – di questi ragazzi fa paura e, a volte, pure disgusto.
Eppure questi ragazzi, che per la seconda volta in pochi mesi si sono dati appuntamento qui, dimostrano – molto più dei visitatori fantasma di Expo2015 – di essere #innamoratidelbiellese e di aver ben compreso le parole del partito che oggi governa Biella, il Biellese, il Piemonte e l’Italia.
O forse anche il giovane segretario del PD si unirà al coro indignato della Biella perbenista e legalitaria che adora la porchetta senza scontrino ma si scandalizza per un “rave party” clandestino?!
Roberto Pietrobon
www.alasinistra.org
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