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Rifiuti, abbiamo un problema!

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I rifiuti come si sa puzzano e, quindi, appare quasi sillogico che le vicende legate a ciò che noi “scartiamo” emettano gli stessi olezzi. Questa estate, su queste colonne, riferivamo di dichiarazioni del Vice Sindaco di Biella, Diego Presa, che parlava dei metodi di assunzione nella società pubblica (Seab) che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel biellese. Pare che su quella vicenda la magistratura abbia addirittura deciso di indagare ma, ad oggi, non è dato saperne gli esiti.


I rifiuti come si sa puzzano e, quindi, appare quasi sillogico che le vicende legate a ciò che noi “scartiamo” emettano gli stessi olezzi. Questa estate, su queste colonne, riferivamo di dichiarazioni del Vice Sindaco di Biella, Diego Presa, che parlava dei metodi di assunzione nella società pubblica (Seab) che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel biellese. Pare che su quella vicenda la magistratura abbia addirittura deciso di indagare ma, ad oggi, non è dato saperne gli esiti.

Abbiamo anche udito grida dal partito che governa il biellese (il PD) in merito alla necessità di approfondire le parole del suo Vice Sindaco ma, ben presto, quelli che parevano ruggiti, ben presto, si sono tramutate in più miti zigare di conigli.

 

Ora, con un tempismo che ha dell’incredibile, siamo passati dal domandarci “come vengono assunti i netturbini” a “dove finiscono (o finiranno) i nostri rifiuti”. Nei fatti i politici e gli amministratori del biellese sembrano come gli astronauti dell’Apollo 13 che dovevano atterrare sulla Luna ma che si limitarono a girarci attorno facendo speditamente ritorno a casa. La discarica di Cavaglià (sulla quale pende un contenzioso milionario tra pubblico e privato) sarà satura a breve e non si capisce quale alternativa sia in campo. Come gli astronauti dell’Apollo 13 ci immaginiamo gli amministratori del PD che si guardano sbigottiti esclamando “Houston abbiamo un problema” con la piccola differenza che non sappiamo quale sia la loro soluzione.

 

Eppure non è una novità che la discarica di Cavaglià aveva gli anni contati, non è una novità che le percentuali della nostra raccolta differenziata sono tra le più basse di tutto il Piemonte (con costi tra i più alti) senza prospettive di invertire la tendenza in tempi utili per tamponare quella che, con tutta evidenza, sarà presto un’emergenza.

 

Forse a qualcuno piacerebbe tirare fuori vecchi progetti di inceneritori o costruire nuove discariche magari non più a Cavaglià. Purtroppo di tutto questo a noi, poveri cittadini paganti, non è dato sapere nulla se non attraverso qualche velina (prezzolata) dai palazzi del potere locale o attraverso qualche dichiarazione di chi ci segnala che “abbiamo un problema”. Noi, a differenza degli astronauti dell’Apollo 13, non vogliamo la luna vogliamo solo sapere perché chi ha gestito e sta gestendo i rifiuti nel nostro biellese preferisce farci sapere che “abbiamo un problema” quando, in verità, avrebbe l’unico compito di trovare una soluzione utile per le nostre tasche e la nostra salute e, quindi, anche per i nostri rifiuti.

 

www.alasinistra.org

Roberto Pietrobon

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