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L’irrefrenabile passione di Presa per i centri commerciali
Il Vice Sindaco di Biella, Diego Presa, che da circa vent’anni conserva anche la carica di Assessore all’Urbanistica (pare che all’anagrafe volessero scriverglielo anche nei documenti di identità) non smentisce la sua nota propensione a concedere ai privati varianti urbanistiche per costruire centri commerciali e affini. Portano la sua firma quasi tutti i centri commerciali nati come funghi (o cubi di cemento armato) a Biella: dal CDA agli Orsi passando per quelli più periferici di Chiavazza e della zona ovest della Città.
Il Vice Sindaco di Biella, Diego Presa, che da circa vent’anni conserva anche la carica di Assessore all’Urbanistica (pare che all’anagrafe volessero scriverglielo anche nei documenti di identità) non smentisce la sua nota propensione a concedere ai privati varianti urbanistiche per costruire centri commerciali e affini. Portano la sua firma quasi tutti i centri commerciali nati come funghi (o cubi di cemento armato) a Biella: dal CDA agli Orsi passando per quelli più periferici di Chiavazza e della zona ovest della Città.
Presa, nel giustificare queste scelte, non ha mai portato uno straccio di dato che sostenesse l’indispensabile esigenza dei biellesi ad avere così tanti supermercati.
Ma ha sempre preferito parlare di “oneri di urbanizzazione” ovvero il “pagamento” che il privato che edifica (per fare poi ingenti profitti) ha dato in forma compensativa al pubblico per costruire opere per la collettività. In genere si è sempre trattato di parcheggi, qualche strada e, nel caso degli Orsi, un Palazzetto non propriamente in buona salute. Un po’ poco se rapportato a quanto, negli anni, le catene della grande distribuzione hanno guadagnato da queste concessioni.
Dopo appena un anno dall’insediamento della Giunta Cavicchioli ecco che la “passione” di Presa trova nuovo sfogo in Via Ivrea, in uno stabile della famiglia Borsetti (proprietaria di altre aree industriali dismesse in città) che, nella fabbrica adiacente la palestra dell’IIS “Q. Sella”, vorrebbe riconvertire l’area abbattendo il vecchio manufatto per costruire un cubo di cemento armato di 1500 mq. destinandolo a centro commerciale. Mentre il commercio al dettaglio in città cerca una difficile ripresa dopo la nascita degli Orsi (per mano sempre di Diego Presa) ecco che nasce un altro temibile concorrente.
Certo, mi direte, i centri commerciali potrebbero essere un servizio “indiretto” per la cittadinanza. In teoria potrebbe anche essere vero vi invito, però, a prendere una piantina della città e tracciare con un compasso dall’area Borsetti in Via Ivrea un cerchio; scoprirete che in quell’area insistono già oggi ben 5 centri commerciali spuntati come funghi, appunto, negli ultimi vent’anni grazie alla visione “lungimirante” proprio di Diego Presa. Tre sulla Via Rosselli e due sulla Via Ivrea.
Anche in questo caso la collettività otterrà parcheggi, una pista ciclabile (meglio dire un troncone che, senza una reale rete di piste, è assurdo oltre che pericoloso) e, sicuramente, garantiremo profitti per le imprese.
Gli ultimi vent’anni di scelte urbanistiche e di totale accondiscendenza ai voleri della grande distribuzione avrebbero dovuto insegnarci qualcosa purtroppo, invece, i massimi responsabili di quelle deliberazioni non solo sono ancora seduti negli stessi posti ma continuano a proporre le stesse cose. Anche gli antichi romani avevano capito che sbagliare è umano ma perseverare è, davvero, diabolico.
www.alasinistra.org
Roberto Pietrobon
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