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Ma che brava la giunta Cavicchioli…

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Eppure, da come funziona il Parlamento, un Consiglio Regionale o uno Comunale dipendono molte delle considerazioni (negative) che l’opinione pubblica ha sviluppato in merito alla classe politica.

Lo so, parlare delle istituzioni e soprattutto del loro funzionamento è tema noioso oltre l’inverosimile e suscita l’interesse di pochissimi “addetti ai lavori”. Eppure, da come funziona il Parlamento, un Consiglio Regionale o uno Comunale dipendono molte delle considerazioni (negative) che l’opinione pubblica ha sviluppato in merito alla classe politica. Quanti di voi si sono incazzati nel sapere i costi (assolutamente irrisori) di un pranzo a Palazzo Madama a beneficio dei Senatori della Repubblica o di quanto costi dal “barbiere della Camera” farsi fare un taglio di capelli? Oppure sapere che gli “eletti” nei Consigli Regionali disponevano di soldi pubblici senza un reale controllo fino a comprarsi mutande e quant’altro?

In fondo però, è anche un po’ colpa nostra: ci domandiamo mai, per esempio, di cosa discuterà il prossimo Consiglio Comunale della nostra città o di cosa ha discusso in precedenza? Gli articoli a riguardo sui giornali meritano, se non vi sono temi particolarmente sensibili, una piccola breve di poche righe.

Per questo difficilmente ci saremo accorti che la prossima seduta del Consiglio Comunale di Biella, l’undici novembre, sarà dedicata solo alla discussione di mozioni e interrogazioni. Ovvero si discuterà di proposte varie (le mozioni) dei consiglieri di opposizione e di richieste di chiarimento (le interrogazioni) in merito a un progetto o a problemi della città, sollevate anch’esse dai consiglieri di minoranza. Nulla di nuovo o di inedito per chi segue le vicende politiche cittadine. Anche in passato, durante l’Esecutivo Gentile, vi sono state sedute fatte in questo modo. Però questo avveniva dopo due o tre anni dall’insediamento della nuova Giunta, tanta era la produttività, almeno iniziale, di chi aveva appena avuto dai cittadini il mandato di governare la cosa pubblica.

Una seduta “straordinaria” per dare all’opposizione l’idea di fare proposte (una specie di simulacro di democrazia) mentre le scelte vere venivano avanzate dalla Giunta.

La settimana prossima sarà invece soltanto la terza seduta dell’Era Cavicchioli ad essere già totalmente appannaggio delle proposte della destra e dei cinque stelle. Potrebbe essere un beau geste deciso dal Partito Democratico per dimostrare di esserlo nei fatti e non solo nel nome. Oppure, come alcune malelingue sostengono, una plastica fotografia del poco che questa Amministrazione sta producendo in termini di proposte concrete e realizzabili per la nostra città.

Difficile dire con esattezza come stanno le cose: lo scopriremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, anche se io un’idea me la sto già facendo; e voi?

Roberto Pietrobon
www.alasinistra.org

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