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“Libertà di stampa e libertà di informazione?”
Sandro Delmastro: “Vi chiedo di pubblicare queste mie poche righe di protesta essendo letteralmente indecente che a 65 anni dalla fine della guerra si possa ancora pensare di violare la verità storica, non già raccontando bugie, ma nascondendo verità”.
Su un giornale ‘on-line’ biellese, da qualche settimana vengono regolarmente pubblicati articoli su vari episodi della resistenza nella nostra terra. All’autore dei ‘pezzi’ ed al direttore del giornale da tempo sto chiedendo la possibilità di leggere, finalmente, anche un articolo importante e completo su Francesco Moranino, detto “Gemisto”, partigiano biellese condannato all’ergastolo con sentenza definitiva per avere ucciso – si badi – non già i nemici fascisti, ma i partigiani non comunisti.
La grande maggioranza dei ventenni, purtroppo, non sa neppure chi sia “Gemisto”. Ho sempre ritenuto delittuoso offrire alle giovani generazioni una lettura scientificamente e volutamente ‘monca’, credendo invece che i giovani debbano comprendere ed abbiano il sacrosante diritto di sapere che la seconda guerra mondiale ha avuto, anche nel Biellese e nel Vercellese, pagine atroci ad iniziativa dei partigiani. Purtroppo non ho trovato accesso né ospitalità sul giornale predetto.
Credo che questo fatto sia straordinariamente grave perché nega la democrazia, la libertà, il diritto ad una informazione seria e corretta ed il diritto dei giovani a non farsi turlupinare con i racconti al… 50% della seconda guerra mondiale, soprattutto in una terra come il Biellese che purtroppo ha visto barbarie infinite su entrambi i fronti. Vi chiedo dunque di pubblicare queste mie poche righe di protesta essendo letteralmente indecente che a 65 anni dalla fine della guerra si possa ancora pensare di violare la verità storica, non già raccontando bugie, ma nascondendo verità.
Credo infatti che proprio questo sia il “fascismo” deteriore e detestabile, e penso soprattutto che, per primi, i resistenti in buona fede non vogliano ingannare i ragazzi che hanno il pieno diritto di sapere che cosa è accaduto nel Biellese e nel Vercellese. Credo anzi che proprio l’Anpi dovrebbe rendersi promotore di una svolta storica raccontando tutta la verità, e non soltanto un pezzo della verità. La libertà e la democrazia non possono essere il regno dei vincitori e l’inferno degli sconfitti, ma una seria analisi storica per evitare che possano ripetersi i gravissimi fatti che i nostri padri ed i nostri nonni hanno vissuto.
Sandro Delmastro delle Vedove
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