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Le castagne biellesi sono guarite

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Sono in salute e carichi di frutti i castagni biellesi. Lo assicura l’agronomo Alfredo Sunder che dal 2010 ha dichiarato guerra al parassita che ne stava mettendo a repentaglio la crescita vegetativa.

Sono in salute e carichi di frutti i castagni biellesi. Lo assicura l’agronomo Alfredo Sunder che dal 2010 ha dichiarato guerra al parassita che ne stava mettendo a repentaglio la crescita vegetativa.

«I miglioramenti sono stati tangibili già dalla scorso anno e ora il pericolo sembra definitivamente scampato» afferma lo specialista.

Le conseguenze erano state di grande portata. Infatti, il parassita detto cinipide galligeno aveva infestato i castagni biellesi dal 2008 con delle galle che impedivano lo sviluppo delle piante e dei frutti stessi. Il calo della produzione aveva raggiunto dimensioni preoccupanti toccando il picco del 90%. L’intervento è stato dunque, necessario non solo per rimettere in piedi la produzione castanicola, ma per salvare le stesse piante perché le infestazioni più gravi ne possono provocare addirittura il deperimento.

La soluzione è stata  trovata nella lotta biologica con l’inserimento del Torymus sinensis, un parassita antagonista che si nutre del cinipide.

«Dal 2010 fino all’anno scorso – spiega l’agronomo – abbiamo effettuato 80 lanci di questi insettini antagonisti. Sono stati distribuiti al millimetro e in modo uniforme su tutti i castagni del Biellese. Ora non ci sono quasi più galle e non effettueremo più lanci perché ormai l’antagonista è insediato. Il parassita non scomparirà del tutto, ma non rovinerà più gli alberi perché la sua riproduzione sarà sempre equilibrata dall’antagonista e non sarà più infestante. Si tratta di un raro caso di perfetta riuscita di lotta biologica».

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