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La Radioterapia di Biella punta all’eccellenza
Una Tac Simulatore e software per un totale di 410mila euro è l’ultimo “dono” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per il nuovo ospedale. In questo modo è stato avviato il rinnovamento tecnologico della radioterapia, un percorso che proseguirà con l’arrivo di due acceleratori lineari. La strumentazione eleverà il servizio biellese al pari dei centri nazionali d’eccellenza per un investimento complessivo di alcuni milioni di euro.
Una Tac Simulatore e software per un totale di 410mila euro è l’ultimo “dono” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per il nuovo ospedale.
In questo modo è stato avviato il rinnovamento tecnologico della radioterapia, un percorso che proseguirà con l’arrivo di due acceleratori lineari. La strumentazione eleverà il servizio biellese al pari dei centri nazionali d’eccellenza per un investimento complessivo di alcuni milioni di euro.
La donazione, a favore della Struttura diretta da Gregorio Moro, si aggira come detto intorno ai 410mila euro: 300mila per la TAC Simulatore Toshiba Aquilion e oltre 100mila per un pacchetto di software medicali per l’attività diagnostica.
In tutto il Piemonte, l’attività di simulazione abbinata all’attività diagnostica è presente solo in poche strutture, come l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo. In questo caso, l’ASL BI ha in dotazione la TAC Simulatore più performante, in quanto è dotata di 32 strati submillimetrici (0,5 mm) in acquisizione per l’attività diagnostica.
L’apparecchiatura, che verrà poi spostata nel Nuovo Ospedale, è stata collocata presso il “Degli Infermi”, dove è già entrata in funzione nei mesi scorsi.
«Questa acquisizione – spiega Luigi Squillario, presidente della Fondazione – rappresenta il primo passo verso il rinnovamento completo della Radioterapia dell’ASL BI, operazione che ci vedrà impegnati per alcuni milioni di euro con l’acquisizione di due nuovi acceleratori lineari che entreranno in funzione nel Nuovo Ospedale e che renderanno la Radioterapia dell’ASL BI un centro di riferimento al pari delle realtà ospedaliere più rinomate» .
La TAC Simulatore, rispetto alle tecnologie tradizionali, permette di inquadrare con maggior precisione la posizione del tumore nei pazienti che, successivamente, dovranno essere sottoposti a radioterapia. Permette di calcolare la direzione del fascio della radioterapia anche tenendo conto del movimento degli organi, in base alla respirazione del soggetto sul quale si sta effettuando l’indagine, consentendo dunque la verifica e la preparazione dei piani terapeutici in modo più agevole ed accurato.
La scelta della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, discussa con la Direzione Generale dell’ASL BI e con il primario della Radioterapia dell’ASL BI, è ricaduta su questo modello specifico di TAC Simulatore in quanto è in grado di effettuare non solo simulazioni in previsione del trattamento radioterapico, ma anche di funzionare come TAC diagnostica di altissima risoluzione. La funzione diagnostica è resa possibile da un pacchetto di software medicali dedicati che la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha acquistato insieme al macchinario e che è stato installato sulla TAC Simulatore. Questo modello specifico di apparecchiatura è stato scelto anche per le considerevoli dimensioni; è dotata di un accesso particolarmente ampio di ben 90 centimetri contro i 60/70 centimetri tradizionali, facilitando le operazioni di simulazione ed aumentando il comfort del paziente.
«Il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – aggiunge il direttore della Radioterapia dell’ASL BI: – si sta rivelando fondamentale per consentirci di mantenere e, in molti casi, innalzare gli standard qualitativi del nostro servizio. Con l’introduzione della TAC Simulatore è già stato fatto un notevole passo in avanti sotto il profilo della qualità e con i nuovi acceleratori la nostra dotazione tecnologica sarà al completo, elevando la Radioterapia biellese al pari dei centri ospedalieri di eccellenza».
Numericamente, la Radioterapia del “Degli Infermi” effettua 4-5 simulazioni al giorno e ogni anno tratta circa 500 pazienti, dato in linea con i parametri stabiliti dall’Istituto Superiore di Sanità e con i dati di attività degli anni precedenti.
«Dai dati emerge che i cittadini biellesi – continua Angelo Penna, direttore dell’Ospedale degli Infermi, commentando i dati di attività della Struttura Radioterapia – scelgono nella quasi totalità dei casi di iniziare e completare l’iter terapeutico presso il nostro nosocomio, proprio a fronte della proficua collaborazione che si è instaurata internamente, nel tempo, tra i reparti implicati nel trattamento delle patologie tumorali e grazie alle tecnologie messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella».
L’esecuzione della terapia radiante nell’ospedale biellese prevede, in media, 40 trattamenti al giorno ed è assicurata dall’opera dei Tecnici sanitari di Radioterapia, che seguono il paziente durante tutto il percorso terapeutico.
Il reparto dell’ASL BI si avvale anche della presenza di tre Fisici sanitari che, in relazione alla patologia e alla sua collocazione, calibrano le dosi di radioterapia affinché, pur puntando sulla loro efficacia, non risultino invasive nei distretti “sani” limitrofi al tumore.
Grazie all’impiego della nuova TAC Simulatore e dei nuovi acceleratori lineari sarà possibile trattare nel reparto biellese anche le sedi tumorali che con il macchinario attualmente in uso lo sono difficilmente, aumentando le dosi di radiazioni rivolte al bersaglio e riducendo al minimo la tossicità per i tessuti sani circostanti.
«Alla Radioterapia dell’ASL BI – conclude Gianfranco Zulian, direttore generale dell’ASL BI – i pazienti avranno l’opportunità di avere uno standard qualitativo tra i più elevati sul territorio nazionale in questo campo. E’ da considerare che un centro di questo livello potrà essere attrattivo anche per i cittadini di altre province».
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