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La città verso l’eterno riposo
Il discorso più serio e realistico potrebbe farlo chi si candidasse ad accompagnare la città verso l’apparentemente inevitabile eterno riposo. Il più folle, traumatico e coraggioso chi proponesse di radere al suolo (metaforicamente) gli Orsi. Il più seriamente problematico chi suggerisse di riempire l’ospedale, svuotato dal trasferimento a Ponderano, con l’università riqualificata, residence e convitto inclusi, destinando città studi ad altre funzioni (polo espositivo-congressuale, ampliamento del carcere o altre attività tipicamente periferiche). Nulla di tutto ciò si ascolta fra i vagiti di una campagna elettorale in cui ai giochini di parole scemi (biella6tu, con barazz8 fai fil8), si contrappongono proposte di cene elettorali “magna magna” (idiozia o provocazione?). Così come sembrano, fortunatamente, latitare i famigerati “programmi” che nessuno legge perchè, da tempo, li considera una beffarda presa per il culo.
Gli esperti biellesi della comunicazione contemporanea dilagano, cambiano i linguaggi, si rinnovano le iconografie, si moltiplicano i mezzi con la rete a farla da padrone. Il duofasano del destracentrosinistra, il Sangalli sedicente berlusconiano antemarcia e il Canuto sonocometumivuoi, gorgeggiano il primo pillole di saggezza e di citazioni quotidiane, il secondo ringhiose ricette per parcheggi ospedalieri gratuiti, e sfoggiano disponibilità economiche sontuose. Il loro competitor a destra, l’uscente (e quasi certamente rientrante) Gentile, partecipa a cinque pranzi e sei cene al giorno, si spara cannoni di guttalax e sogna un mese di brodini vegetali aspettando la tappa del Giro d’Italia il giorno prima delle elezioni, mentre quello di sinistra, Cavicchioli, sì fa raffigurare in guisa di bottiglia di lambrusco (“che inebria senza ubriacare”), afferma che per rilanciare via Italia occorre mettere delle panchine, rimettere i vasoni e moltiplicare i parcheggi così la gente può più comodamente accorrere a contemplare i negozi chiusi; intanto i suoi consulenti d’immagine mettono in rete un montaggio fotografico in cui, davanti ad una serranda abbassata, appare Gentile con la scritta IMPOTENTE sui genitali.
Classe, creatività, tecnologia e innovazione fanno a gara per il primato della bischerata. Si moltiplicano le liste d’appoggio “tematiche”: c’è quella degli esperti di viabilità, dei problemi del commercio, del lancio del sasso balasso, del calcetto saponato jazz, degli adoratori della nduja calabra, dei giocatori di flipper, dei mangiatori di busecca cui cim d’ rape e i strascinat’. Gli elettori biellesi sono sopraffatti, frastornati da tanta “offerta”. Troppa grazia, e qualcuno comincia a pensare che forse il 25 maggio sarà meglio restarsene chiuso in casa, o andare a Viverone per coregoni.
Giuliano Ramella
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