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Il pullman per Milano non va soppresso
In questi giorni abbiamo assistito alla cancellazione della linea Biella-Milano su gomma e quindi alla proroga di un mese della stessa linea. Provincia e Comune di Biella evidentemente avevano già palesato la loro decisione, lasciando che Atap tentasse la strada della gestione privata del servizio. Nulla si può dire ad Atap, che come azienda sceglie le proprie strategie e soprattutto punta ad effettuare servizi che rendano, ma Atap è pur sempre un’azienda pubblica, che dovrebbe tener conto del territorio e dei suoi abitanti, così come il territorio dovrebbe prestare la massima attenzione all’azienda ed ai suoi dipendenti.
Insomma, seppur legittima la scelta prima di tenere la linea senza avere fondi pubblici, così come legittima è la scelta di sospendere il servizio, mi chiedo se non sia il caso di fare un ragionamento con gli utilizzatori del servizio ed anche i principali attori del Biellese. Il Biella-Milano non è solo un bus che collega un nutrito, ma forse non abbastanza per le casse di Atap, gruppo di pendolari, ma è un servizio che collega Biella al capoluogo lombardo, un servizio che insiste su un asse strategico e che potrebbe anche portare visitatori da Biella a Milano, oppure turisti che soggiornano a Biella e si recano a visitare Milano.
Sul turismo si crede poco, forse non è possibile pensare a grandi numeri e ad una soluzione per l’economia locale, ma se si concentrano gli sforzi nel ripensare ad un servizio, che non è necessariamente diverso da quello dei pendolari, ma che può intercettare maggiore utenza, forse si possono ottenere risultati migliori. Parlando di Expo, anche se ora è tardi, qualcuno diceva che sarebbe stato utile prevedere una navetta da Biella a Rho Fiera gratuita. Idea tramontata per pochi fondi, ma perché non ripensare agli investimenti del territorio ed uscire dall’isolamento?
Ora il servizio è prorogato per un altro mese. Mi sembra un rinvio del problema, a cosa serve? A rifare le stesse discussioni tra un mese? Di tavoli, inutili ed inconcludenti, se ne sono fatti tanti, troppi, ma se ci si parlasse tutti ogni tanto, magari portando a Torino ed a Roma una voce sola, con un progetto chiaro e con cui poi fare tutti insieme le opportune pressioni? Sono dell’idea che sul lungo raggio ci voglia il treno, mentre il bus debba servire il corto raggio, ma in questo momento i treni non stanno funzionando e sarebbe anche ora di intervenire decisamente, anche se bisogna tirare le orecchie ad amici, compagni di partito o personalità da cui dipendono le carriere.
E’ ora di decidere!
L’Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi ed il sottoscritto sono i soliti “rompiscatole”, ma non abbiamo intenzione di fermarci, soprattutto – lo sapete bene – abbiamo ragione. Non sto peccando di presunzione, lo dicono i viaggiatori, lo dice la gente, che si aspetta di potersi muovere, per lavorare e per studiare, ma lo dicono anche quelli che vorrebbero venire a Biella, ma non possono viaggiare per quattro ore al giorno. La linea 101 di Atap non va soppressa, almeno fino a quando il servizio ferroviario non sarà degno della parola servizio. Poi dobbiamo ripensare all’integrazione del trasporto e ad una rete efficiente.
Cosa ne pensate? Si può lavorare insieme? Si può cominciare seriamente ad occuparsi di trasporto? Vogliamo ragionare A voi la parola. Speranzoso di ricevere dei riscontri, porgo cordiali saluti.
Marco Vigliocco
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