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Il 2020 in biblioteca: 836 nuovi utenti e 39mila prestiti nonostante il Coronavirus

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Resta chiusa

Si è chiuso il 2020. Un anno che ha visto l’imposizione di misure necessarie al contenimento della pandemia e dunque la chiusura al pubblico delle biblioteche. Unico precedente storico la chiusura a causa della spagnola; l’allora ispettore di Igiene Pubblica dottor Paschetto aveva imposto chiusura e disinfezione dei locali.

E’ quanto accaduto anche questa volta, ma il servizio non si è fermato. Le biblioteche sono state vicine ai loro utenti.

L’anno delle Biblioteche della Città di Biella si chiude, pur nelle difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria in corso, con 836 nuovi utenti tra Civica e Ragazzi, oltre 39 mila prestiti complessivi e 5.468 titoli inventariati tra libri e dvd.

Da marzo a luglio 2020 è stato offerto gratuitamente, in collaborazione con la Biblioteca di Città Studi, l’abbonamento a Media Library On line. Ciò ha consentito agli iscritti al Polo Bibliotecario Biellese di usufruire della nutrita edicola on-line e di due prestiti al mese di e-book a scelta fra le novità librarie in commercio.

Durante il lockdown i bibliotecari hanno mantenuto vivo il rapporto con gli utenti attraverso i canali social Biblioteche Città di Biella e Nati per Leggere Sistema Bibliotecario Biellese. 

Oltre a questo, così come è accaduto in moti istituti culturali del paese, si è approfittato per valorizzare il patrimonio. Dopo 110 anni dalla donazione di Corradino Sella allora Sindaco, la Miscellanea di Quintino Sella ha potuto finalmente comparire nel catalogo on-line della biblioteca, corredata di fotografie dei frontespizi, di soggetti, di keyword e delle dediche all’illustre statista biellese. Non bisogna dimenticare che la catalogazione in lockdown è stata resa possibile anche grazie a un lavoro di censimento e pre-inventariazione curato dagli “Amici della Biblioteca”. 

Dal 18 maggio le Biblioteche della Città di Biella hanno osservato un’apertura al pubblico contingentata e ridotta nell’orario, seguendo tutte le indicazioni fornite dai DPCM, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dall’Istituto per la Patologia del Libro, adottando le misure necessarie per la sicurezza di utenti e operatori (distanziamento, rilevazione della temperatura, messa in quarantena dei libri rientrati dal prestito e via dicendo). 

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