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“Fate il nostro gioco”, due incontri per sensibilizzare gli studenti

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Mercoledì 1° aprile, alle ore 8, presso l’Itis “Quintino Sella” di Biella e, a seguire, alle ore 11, all’Istituto di Istruzione Superiore del Cossatese e Valle Strona si terrà l’ultima tappa della campagna 2015 di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo nelle scuole secondarie di secondo grado del Piemonte, dal titolo “Fate il nostro Gioco”.

Mercoledì 1° aprile, alle ore 8, presso l’Itis “Quintino Sella” di Biella e, a seguire, alle ore 11, all’Istituto di Istruzione Superiore del Cossatese e Valle Strona si terrà l’ultima tappa della campagna 2015 di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo nelle scuole secondarie di secondo grado del Piemonte, dal titolo “Fate il nostro Gioco”.

La campagna, che ha preso avvio il 6 febbraio scorso al liceo Majorana di Torino, coinvolge, per il terzo anno consecutivo, ben 20 città piemontesi, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sul tema del Gioco d’Azzardo Patologico attraverso due canali: la Matematica, come strumento di prevenzione dai rischi degli eccessi da gioco, e l’analisi della patologia dal punto di vista medico-psicologico.

Questo format, ideato nel 2009 dalla società di formazione e comunicazione scientifica Taxi1729, da anni specializzata sul tema del Gioco d’Azzardo Patologico a livello nazionale, ha visto impegnati per la prima volta un pool fisso di esperti: matematici ed operatori dei SerT delle ASL piemontesi, insieme per spiegare ai ragazzi che il gioco d’azzardo è solo un modo per perdere soldi, prima di tutto, ma anche lavoro, dignità personale ed affetti.

Antonio Martinotti, Direttore della Struttura Area Dipendenze (Ser.T.) dell’ASL BI, spiega: «Agli studenti sarà fornito un “antidoto logico” per non cadere nel gioco d’azzardo eccessivo. Con il metodo della conferenza/spettacolo, caratterizzata da giochi ed esempi, verrà illustrato il senso della probabilità reale di vincere al “Win for Life” o al “Gratta e Vinci”, indicando il margine di guadagno del banco e come si calcola nei diversi giochi».

Come per le due precedenti edizioni, la campagna di sensibilizzazione è promossa dalla Regione Piemonte (assessorati alla Sanità e all’Istruzione), in collaborazione con l’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura, che bandisce anche un concorso rivolto agli istituti scolastici per la realizzazione di un video che affronti il tema del gioco d’azzardo, sviluppando uno di questi cinque argomenti: la legalità (ovvero il rischio di scivolare nella catena dell’indebitamento e dell’usura), la famiglia (problematiche vissute dai famigliari dei giocatori), la salute (forme di dipendenza che portano a sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione, fino al rischio di suicidio), il bene comune (perdita di interesse verso gli impegni lavorativi, scolastici, culturali, sportivi e verso le relazioni sociali, compresi gli affetti più cari come la famiglia e gli amici), la cultura (la filosofia e il significato educativo del concetto di “vincere facile” e dell’affidare la propria vita, speranze e fatiche alla vincita fortunata). I vincitori dell’edizione 2015 si aggiudicheranno un viaggio-studio nei luoghi significativi della lotta alla mafia.

Lo scorso anno scolastico hanno partecipato al concorso 18 scuole, inviando 216 elaborati (181 saggi brevi e 35 prodotti multimediali).

Il fenomeno del gioco d’azzardo interessa il mondo giovanile, nonostante sia espressamente vietato ai minori di anni 18: la prevalenza del gioco d’azzardo patologico è stata stimata in circa l’8% nella popolazione tra i 15 e i 19 anni. Tenere alta la guardia su questo argomento è, dunque,  fondamentale, anche alla luce dei dati nazionali e regionali: basti pensare che mediamente ogni italiano spende circa 1.400 euro all’anno per tentare la fortuna. In Piemonte, nel 2013 sono stati trattati, presso i Servizi per la cura delle Dipendenze (SerD), 1.256 soggetti per gioco d’azzardo (10 per azzardo problematico e 1.246 per azzardo patologico).

Nel territorio di competenza dell’ASL BI, attualmente i pazienti in carico ai Ser.T di Biella e Cossato sono 41 (20 a Biella e 21 a Cossato). In maggioranza sono uomini (36); le donne sono 5.

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