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Domus Tua, un fiore all’occhiello per Tollegno e il Biellese
Nata negli anni ’50 per volere del parroco dell’epoca, don Rodrigo Canova, fu ammodernata negli anni ’70 e successivamente ampliata comprendendo la casa a schiera che si trovava al suo fianco, cui ora è collegata da un luminoso tunnel in vetro. Una splendida trovata per chi, magari, fatica veramente ad uscire e facendo pochi passi all’interno della struttura può avere come la sensazione di passeggiare all’esterno.
Quando si entra nella Domus Tua si percepisce immediatamente un senso di accoglienza, rilassatezza e una sensazione di agio.
Nata negli anni ’50 per volere del parroco dell’epoca, don Rodrigo Canova, fu ammodernata negli anni ’70 e successivamente ampliata comprendendo la casa a schiera che si trovava al suo fianco, cui ora è collegata da un luminoso tunnel in vetro. Una splendida trovata per chi, magari, fatica veramente ad uscire e facendo pochi passi all’interno della struttura può avere come la sensazione di passeggiare all’esterno.
«La gente vuole sentirsi umanamente accudita, questa è la cosa più importante – ci racconta la direttrice Sonia Messina –. Qui non tutte le stanze hanno il bagno in camera, ci sono degli ostacoli irrisolvibili dal punto di vista della struttura dell’edificio, ma in questi anni ho potuto notare come le cose di cui gli ospiti necessitano principalmente siano altre. A una persona, per esempio, molto spesso, importa di più avere chi la accompagna in bagno, e con un certo garbo, piuttosto che usifruire del bagno in camera senza nessuno che l’aiuti».
La signora Giampiera Menduni, in passato ospite della struttura, ci racconta la sua esperienza: «Io sono stata qui per due anni, periodo in cui avevo problemi di salute, ma anche ora che sono tornata a casa mia, ripasso spesso da queste parti a salutare e a fare un po’ di vita di gruppo con loro». Qui infatti non ci si annoia mai: ogni settimana c’è un programma con tante attività (ginnastica, lavori artigianali e gite, in cui nessuno è obbligato ad andare ma che sono aperte a tutti. I gruppi sono piccolini, perché non è che ogni attività interessi a chiunque, perciò si lavora molto bene.
La direttrice e lo staff fanno in modo di organizzare tante uscite, curando i dettagli e facendo sì che le giornate possano risultare economiche così da poter essere alla portata di tutti. «Sonia è una persona professionalmente e umanamente eccezionale – continua la signora Menduni -, lei e tutto il personale di questo posto lavorano con passione, agiscono in modo da poter sempre migliorare, non si siedono mai cedendo alla tentazione di una comoda routine».
La signora ci racconta tanti episodi, simpatici ma al contempo sorprendenti esempi di intelligenza e versatilità: una fra tutte, coinvolgere i cuochi affinché nel menù vi siano delle variazioni (la trippa, il prosciutto e melone, il caffè), cosa che da un lato ha naturalmente comportato ricerche e assicurazioni di vario tipo (mediche, legali, asl…), ma d’altra parte ha innalzato la qualità della vita dei suoi abitanti.
«Pensi che ad ogni compleanno di ognuno di noi ospiti – continua -, le ragazze regalano un fiore con un biglietto firmato da tutti. Infatti, al di là dei maltrattamenti che ci si augurerebbe di non dover sentire nota, purtroppo non stupisce nessuno se in un centro qualsiasi le persone possono essere trattate con una certa freddezza, con garbato distacco. Questo è invece un luogo in cui ogni ospite è chiamato per nome, dove le infermiere canticchiano e ballano portando allegria, e dove, per esempio, si reca un volontario per suonare la fisarmonica (Ennio Cinguino, ospite atteso ogni mercoledì pomeriggio). Un altro servizio molto utile e apprezzato è il Centro Diurno: persone che anche solo per brevi periodi hanno bisogno di un aiuto in più, possono recarsi alla Domus Tua la mattina, pranzare in compagnia, passare la giornata intrattenuti tra amicizie e attività, e rientrare nelle proprie abitazioni la sera con tanto di cena pronta, scelta personalmente da ognuno in base al menù giornaliero». Conclude così la signora Menduni parlandoci di Anna, la responsabile del Centro Diurno: «Anna è una donna infaticabile moralmente e fisicamente! Tant’è che, oltre alle mansioni che le competono, spesso aiuta gli ospiti i attività più svariate… compresa la manicure».
Maria Carola Saccoletto
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