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Diagnosi del tumore del colon retto, dalla Fondazione una donazione per l’Asl
La Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha donato recentemente all’Azienda Sanitaria Locale di Biella un innovativo sistema per la diagnosi precoce del tumore del colon retto assistita dal computer: il “CAD-Colon”.
La Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha donato recentemente all’Azienda Sanitaria Locale di Biella un innovativo sistema per la diagnosi precoce del tumore del colon retto assistita dal computer: il “CAD-Colon”. Si tratta di un programma informatico di ultima generazione, del valore di 86mila euro, che viene utilizzato in Radiologia e che consente allo specialista una miglior lettura degli esiti della colonscopia virtuale. La colonscopia virtuale è un esame diagnostico che permette di osservare l’interno dell’intestino senza dover ricorrere all’inserimento di sonde, bensì tramite una ricostruzione “virtuale”, dunque a computer, dell’area sui cui l’indagine viene effettuata. Il ruolo del CAD-Colon è dunque quello di elaborare i dati ricavati dalla colonscopia virtuale, facilitando la lettura degli esiti e garantendo una migliore accuratezza della diagnosi. All’Ospedale degli Infermi, la colonscopia virtuale viene eseguita su pazienti selezionati e, in particolare, nei casi in cui non è possibile ricorrere all’esecuzione di altri esami diagnostici.
Negli studi sperimentali eseguiti sia in laboratorio, ma anche su popolazioni reali, il CAD-Colon ha mostrato ottimi risultati in termini di sensibilità, identificando polipi clinicamente significativi (di diametro superiore ai 10 millimetri). Per questo motivo, si considera che questo sistema possa essere ben utilizzato come “secondo lettore”, in grado di cooperare con il radiologo nella ricerca di forme pre-tumorali del colon retto.
Simona Tempia, presidente della Fondazione Tempia, commenta: «La fondamentale presenza e collaborazione del Fondo Edo Tempia nel programma regionale di screening del colon retto, ha portato in questi anni progetti innovativi che hanno migliorato (progetto Score) e stanno migliorando (progetto Proteus Colon) l’efficacia e l’efficienza della diagnosi precoce del tumore del colon retto. Nell’ambito dell’attività clinica, la donazione del sistema CAD-Colon rappresenta un prezioso valore aggiunto per il nuovo ospedale dell’ASL di Biella e per suoi i pazienti. Tutto questo è possibile grazie alla generosità dei cittadini e delle Istituzioni che continuano a sostenerci».
Le statistiche riferiscono che il tumore del colon retto rappresenta la seconda causa di mortalità per neoplasia sia nei maschi, dopo quello del polmone, sia nelle donne, dopo quello della mammella. E una patologia che in Europa colpisce ogni anno più di 400mila persone. Il programma di screening può essere efficace in questo caso poiché si tratta di una malattia a crescita lenta, con il passaggio da adenoma o polipo a lesione tumorale in circa dieci anni.
Di prassi, la diagnosi precoce dei tumori del colon retto viene eseguita attraverso la ricerca di sangue occulto nelle feci e con la rettosigmoidoscopia che permette, attraverso una sonda di piccolo diametro, di scrutare direttamente le pareti dell’ultima parte del colon retto, dove si sviluppa circa il 70% dei polipi e dei tumori. Essendo un esame più invasivo e quindi anche meno accettato dalla popolazione, l’utilizzo della colonscopia tradizionale viene limitato nei test di screening, mentre resta molto valido come esame di secondo livello in tutti i casi in cui si trovi sangue occulto nelle feci o la rettosigmoidoscopia abbia trovato polipi sospetti. La colonscopia virtuale è, invece, ben tollerata dal paziente, proprio perché non è invasiva, e quindi il suo utilizzo nell’ambito della diagnosi precoce del tumore del colon retto può essere maggiormente indicata, ancor più potendo disporre del CAD Colon ad ulteriore conferma degli esiti.
Stefano Debernardi, Direttore della Radiologia dell’ASL di Biella, commenta: «Fino ad oggi la colonscopia virtuale è stata utilizzata solo in casi clinici selezionati e nell’ambito dello studio multicentrico “Proteus”, primo studio al mondo in cui questo esame è stato posto a confronto con la rettosigmoidoscopia come indagine di screening dei tumori del colon retto. In autunno, la colonscopia virtuale entrerà nella pratica clinica di routine; gli accessi per i pazienti ambulatoriali, selezionati dal servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, avverranno secondo modalità che in questi giorni vengono rese note ai Medici di Medicina Generale. Lo specialista radiologo di riferimento al “degli Infermi” per l’esecuzione della colonscopia virtuale è Daniela Molinar, che ha seguito lo studio “Proteus” e che affiancherà altri colleghi che si stanno preparando a svolgere questo tipo di attività. Un sentito ringraziamento va alla Fondazione Tempia per la donazione del CAD Colon, estremamente utile per migliorare l’accuratezza delle diagnosi».
Con questa donazione, la Radiologia biellese aggiunge un ulteriore tassello all’offerta di prestazioni diagnostiche che l’Azienda già eroga. All’Ospedale degli Infermi, il paziente affetto da tumore del colon retto viene preso in carico sin dal momento degli accertamenti diagnostici e può completare in questa stessa struttura il suo percorso clinico e terapeutico, con una presa in carico a 360°, proprio grazie alle competenze degli specialisti e alle tecnologie di cui la struttura ospedaliera biellese è dotata.
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