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A Biella un complesso intervento di prelievo di reni
Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre, è stato eseguito nel nuovo “Ospedale degli Infermi” un intervento particolarmente complesso, quanto raro, di prelievo di reni. L’operazione è infatti stata eseguita su un paziente di 74 anni con diagnosi di morte cerebrale e, dunque, a cuor battente.
Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre, è stato eseguito nel nuovo “Ospedale degli Infermi” un intervento particolarmente complesso, quanto raro, di prelievo di reni. L’operazione è infatti stata eseguita su un paziente di 74 anni con diagnosi di morte cerebrale e, dunque, a cuor battente.
Il prelievo di reni, pur essendo meticoloso e tecnicamente molto articolato, risulta relativamente agevole quando rientra nell’ambito di un prelievo multiorgano, che comprende l’asportazione anche di fegato, cuore, cute e cornee. Nel caso in cui non venga eseguito il prelievo di fegato, il solo prelievo di reni costituisce un intervento di particolare complessità, trattandosi di un’asportazione a cuor battente.
Mauro Silvani, Direttore facente funzione della Struttura complessa di Urologia dell’ASL BI, spiega: «Il prelievo è stato eseguito con una procedura molto complessa, che è consistita nella mobilizzazione di tutto l’intestino, degli ureteri, l’isolamento dell’arteria aorta e della vena cava ed incannulamento delle stesse, in modo da perfondere con liquido di irrigazione entrambi i reni e mantenerne l’integrità e il funzionamento nel paziente trapiantato» .
Il prelievo è stato eseguito dall’équipe di Urologia del “Degli infermi”, coordinata da Silvani, coadiuvato dai dirigenti medici della medesima struttura, Elena Cianini e Fabiola Liberale.
«L’intervento è riuscito grazie al coordinamento con il Centro Trapianti di Torino e con la collaborazione della Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione della nostra ASL, diretta dal Dottor Claudio Pissaia -aggiunge Silvani-. Nello specifico, i medici rianimatori Ermanno Spagarino e Luca Grillenzoni hanno coordinato i contatti con il Centro Trapianti di Torino, dove sono stati indirizzati i due reni destinati al trapianto. In situazioni cosi delicate e complesse, la gratitudine va estesa anche ai famigliari del donatore che hanno mostrato sensibilità e senso civico altissimi».
La peculiarità dell’intervento eseguito rappresenta un esempio di qualità delle prestazioni erogate dall’“Ospedale Degli infermi”, che prosegue nella nuova struttura le attività di prelievo d’organo. Non tutti i reparti di Urologia della regione, infatti, eseguono questi tipi di interventi e pochissime possono gestire in autonomia prelievi di tale complessità.
La Struttura di Urologia del Dottor Silvani esegue in media circa 8-10 prelievi d’organo ogni anno e svolge tale attività anche per l’ASL VCO, dove si contano tra i 6 e gli 8 prelievi annui.
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