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Salute

Alimentazione: novità importanti per i pazienti con insufficienza renale

Anche l’associazione biellese A.M.A.R.E sostiene il progetto del formaggio “FriP”

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alimentazione: novità importanti per i pazienti

Alimentazione: novità importanti per i pazienti con insufficienza renale. Qualche mese fa avevamo accennato del progetto “FriP” (acronimo di Free Phosphate, ovvero “senza fosfati”), condotto dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Alimentazione: novità importanti per i pazienti con insufficienza renale

Il progetto, frutto di un’intuizione del dottor Gianluca Ardissimo, prevedeva la messa a punto di un formaggio con aggiunta di carbonato di calcio, un composto che può ridurre la quantità di sale presente nel latte senza alterarne il sapore. Le produzioni sperimentali di questo particolare formaggio sono state fatte al CREA (acronimo di Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ndr) di Lodi e sono state successivamente sottoposte a numerose tipologie di verifica.

Il Ministero della Salute ha inoltre accordato un finanziamento di quasi un milione di euro per un approfondimento sul consumo del FriP, di cui a breve si renderanno disponibili i risultati nei soggetti sani.

Il professor Germano Mucchetti, docente di Tecnologie Alimentari all’Università di Parma, ha recentemente redatto una relazione descrittiva del prodotto in cui sostiene che «il marchio (tutelato da un brevetto depositato dal Policlinico di Milano, ndr) non vuole diventare un veicolo che comunica quei formaggi come alimenti destinati a fini medici speciali, ma vuole essere un semplice sistema di identificazione di una serie di formaggi che sarà eventualmente consigliato al malato dal medico e non da una campagna pubblicitaria del marchio rivolta al pubblico».

Si sottolinea infatti come il FriP possa essere apprezzato dai sani per via di alcune sue caratteristiche peculiari che offrono al consumatore una diversa esperienza sensoriale, come dai meno sani, che non avrebbero altrimenti la possibilità di consumare alimenti ricchi di calcio, con il conseguente impoverimento della loro dieta.

Il progetto anche nel Biellese

Il progetto è sostenuto a Biella dall’Associazione A.M.A.R.E (Associazione Malattie Renali – sezione di Biella), attiva nell’ambito della ricerca e nel sostegno dei malati. L’associazione si impegna inoltre ad attrarre nel Biellese medici e giovani studiosi per sopperire alla carenza di personale sanitario lamentata dalle associazioni di pazienti e dai medici operanti già in epoca pre-Covid.

La loro assenza si avverte tanto sul territorio quanto in ambito ospedaliero e la richiesta di rinforzi sul fronte sanitario, col passare degli anni, si è trasformata in un appello disperato. Per questo motivo l’associazione ha fortemente voluto l’istituzione di due borse di studio per incentivare gli studenti a percorrere un cammino professionale nell’ambito dello studio e della terapia delle malattie renali, branca specialistica molto spesso trascurata ma che può condurre chi è disposto a dedicarvisi a interfacciarsi con altri ambiti della medicina internistica e della chirurgia.

Sostenere queste associazioni è di vitale importanza e la differenza può farla anche il singolo cittadino donando il 5×1000. Per ulteriori informazioni contattare il numero 338-577.37.68 o l’indirizzo mail associazioneamare.biella@yahoo.com.
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