Seguici su

Biella

Via Italia: ma tu volevi solo cubettini cubettini…

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

Pubblicato

il

rubrica apicella

Ma tu volevi solo cubettini, cubettini, pensavi solo ai cubettini, cubettini… Ecco prendendo a prestito il testo della canzone tormentone di Sanremo dei Coma Cose potrebbe essere questa, la sintesi, del dibattito di questi giorni sulla nuova pavimentazione di via Italia, che seguirà, prossimamente il restyling di piazza Vittorio Veneto.

Mi spiego meglio: ben vengano i lavori (si spera in tempistiche tali da non danneggiare le attività dei commercianti in zona) che sicuramente potranno dare un nuovo volto alla via principale della città, in termini di decoro e accoglienza. A patto però che non si tratti solo di rifacimento del pavimento, che da solo non potrà avere effetti magici sul problema che da decenni affligge Biella centro in termini di “spopolamento” verso l’asse sud della città (leggasi Orsi e nuovi progetti in fase di avvio tipo “le Vette”).

Cosa ce ne faremmo di un pavimento nuovo di zecca se alla fine nessuno ci camminerà sopra? Sarà una bella opera, magari anche un bel colpo d’occhio, ma per risolvere il problema della desertificazione cittadina, della chiusura delle tante attività commerciali servono idee, visione, strategia, fare rete con tutti gli attori coinvolti. È difficile lo so, il momento storico non aiuta, tuttavia non ci si può improvvisare urbanisti un tanto al chilo e a compartimenti stagni.

La stessa Piazza Vittorio, se non supportata da strategie che coinvolgano l’intero centro (come ad esempio via Lamarmora e l’attraversamento pedonale all’altezza dell’Esselunga) rischia di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto tirata a lucido ma che non verrà vissuta da nessuno. Per non parlare dell’area Rivetti abbandonata alla fine di via Bertodano, all’altezza della rotonda per girare a sinistra verso Chiavazza e a destra verso via Carso e del tema parcheggi che andrebbe rivisto e ridiscusso, in una parte così strategica per il centro.

Tutti temi già dibattuti nei decenni precedenti ma rimasti sempre lettera morta. Che fare? Biella, nel suo complesso, deve tornare prima di tutto ad essere collegata, interconnessa, viva e percepita così dalle nuove generazioni. Ma occorre una visione di insieme, magari riaprendo gli archivi dell’attuale maggioranza al governo della città per rivedere proposte, concorsi di idee e promesse (da marinaio) già fatte…Diversamente sarà un tormentone (grazie al PNRR): cubettini, cubettini, pensavi solo ai cubettini…

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    20 Febbraio 2025 at 18:02

    Che palle… Altra settimana, altra polemica sterile. Ma vi pagano per fare polemica vero? Se il Sig. Apicella pensasse alle sue pizze invece di contribuire alle polemiche sterili che tanto spazio trovano su queste pagine, sarebbe sicuramente più utile alla comunità.
    Invece si continua a pungolare sul solito argomento, trito e ritrito, ossia che Via Italia è morta e in quanto tale, perchè mai spendere denaro per migliorarne l’aspetto? Giusto. Allora lasciamo tutto allo sfacelo del tempo. E non passa settimana che non ci sia la frecciatina rivolta ai centri commerciali, come se la mancanza degli stessi avrebbe potuto salvare il centro cittadino. Guardate che Biella non è Torino o Milano, che hanno un centro cittadino storico, bello e prestigioso. Cosa ha di prestigioso Via Italia? Nulla ed è pure brutta come via. Allora vogliamo spendere qualche cosa per cercare di migliorarne l’aspetto vecchio e decadente e invece di fare stupide polemiche, adoperare l’influienza e la parlantina per convincere i vecchi proprietari degli immobili commerciali di Biella a fare prezzi stracciatissimi per gli affitti? E magari raccogliere idee e progetti (e fondi) per realizzare un grosso autosilo sotto il centro cittadino, in modo da dare un servizio veramente utile a Via Italia? Potete blaterare quanto volete ma almeno i centri commerciali hanno un pregio: attirano clientela di ogni fascia di età, rappresentano il commercio giovane e dinamico e hanno una valanga di posto auto. Via Italia cosa offre? Zero (o quasi) posti auto durante i normali giorni dell’anno, zero assoluto di posti auto quando c’è qualche evento, quasi zero negozi di qualche interesse per altri che non siano i residenti della via stessa. Qualcuno qui ha avuto anche il coraggio di criticare l’iniziativa dei temporary store…
    Siamo veramente al ridicolo quando si trova solo il modo di fare polemica e criticare ogni iniziativa. Quindi ben venga il rifacimento del selciato di Via Italia, ben venga il rifacimento dell’illuminazione. Il prossimo passo è convincere i proprietari immobiliari a scendere dal piedistallo e offrire locali con affitti stracciati, ma non per un paio di mesi. E quando aprirà il centro commerciale di Gaglianico, potete stare certi che se applicheranno politiche di costi più convenienti, saranno gli Orsi a vedersela grigia, non certo Via Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *