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Turisti stranieri in città, serve più salt&pepper…

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

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Salt and pepper potrebbe essere la nuova versione, in inglese ed internazionale, per Sale&Pepe, visto e considerato che sempre più turisti stranieri sembrano apprezzare le bellezze naturali del nostro biellese. Olandesi, tedeschi, inglesi, dati alla mano emersi in questi giorni sulla stampa, alla fine vengono qui da noi, quindi meglio lavorare in anticipo e farsi trovare preparati giusto?

Battute a parte, questo è un trend da tenere in considerazione, visto e considerato che potrebbe aggiungersi all’effetto adunata nazionale degli Alpini con l’iniziativa voucher tre per due. Con l’obiettivo, si spera, di alimentare quel flusso da e verso le bellezze e l’accoglienza del territorio che potrebbe generare un nuovo inizio. Certo il tema trasporti, specie le ferrovie, sono un grosso ostacolo, ma è anche vero che una certa fetta di turismo “consapevole”, potrebbe sopperire con mezzi propri di fronte alla possibilità di poter trascorrere del tempo libero finalmente lontani dallo stress e dal caos delle mete più gettonate di villeggiatura.

Nel frattempo Biella non resta ferma, come confermato dall’ultimo fine settimana carico di adrenalina per le tante manifestazioni che si sono svolte in giro per la Provincia, segno, questo, che la voglia di vivere la città, divertendosi la sera e nel fine settimana, è ormai patrimonio di tutti i biellesi, giovani e meno giovani. E questa è una bella conferma, che rende un po’ meno amara la situazione dei punti vendita nel cuore di Biella, che rimane critica con ancora più di 40 negozi che restano chiusi. Ma se sono i negozi al piccolo dettaglio a soffrire, non è la grande distribuzione a festeggiare: la crisi ha colpito pure loro se leggiamo che anche “le grandi catene” hanno perso 50 posti di lavoro.

Sono molte le considerazioni che si potrebbero fare, una però su tutte vale la pena esporla: gli iper, così come l’alto numero di supermercati in città, sembrano aver superato la soglia di non ritorno, soglia per la quale poi il territorio risulta saturo e non più in grado di assorbire o riassorbire forza lavoro. La strada verso il sole, per una rinascita della città, è una strada continua, che riguarda tutti, politici, amministratori, enti, commercianti, associazioni di categoria, cittadini. Una strada che non può prescindere anche da un altro elemento, quello sulla sicurezza dei nostri quartieri e delle nostre vie.

Non è però con misure tipo il daspo urbano che ho sentito riecheggiare in certe forze politiche al governo della città che si può ovviare al problema che esiste per carità, ma che va affrontato e contrastato con determinazione grazie al lavoro delle nostre forze dell’ordine, che sul territorio svolgono al meglio il loro lavoro con i mezzi che hanno a disposizione. Il problema esiste, ma attenti a farlo diventare un caso alimentando paure e fantasmi, al solo scopo di ottenere consenso. Da Roma a Biella, passando per Torino, il tema della sicurezza è oggi nelle mani del centrodestra che deve trovare soluzioni concrete: diversamente il fai da te cittadino rischia di diventare un boomerang specie per chi lo propone, come dimostrato dalle sue percentuali di gradimento degli elettori…

Come direbbe un turista inglese: “We understood each other”??

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