BiellaSale & Pepe
Lasciamo che il Cervo scorra tranquillo
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

Mancano 100 giorni da vivere “da leoni” in attesa dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Biella.
In città si respira questa attesa che coinvolge tutti: in tanti mi chiedono quotidianamente se siamo pronti, se Biella sarà all’altezza. Con l’impegno trasversale di tutti io credo che porteremo a casa il risultato in termini di accoglienza e organizzazione, a patto di saper mettere da parte, per un momento, le divisioni, i distinguo, le contrapposizioni. In questi mesi sarà fondamentale, come mi ha detto recentemente un mio caro amico, lasciar scorrere il fiume Cervo con tranquillità, abbandonando quelle narrazioni di tutti contro tutti, di pericoli imminenti per libertà e democrazia che stanno bloccando e incartando il Paese da troppo tempo. Andiamo avanti, perché la realtà e le difficoltà del momento, economiche e sociali, ce lo impongono.
Non è facile districarsi tra realtà e fantasia nelle ricostruzioni fatte dai politici di qualsiasi colore politico, con il tema di saper distinguere il vero dal falso in questa epoca di social a tutto spiano e intelligenza artificiale a farla da padrone nei prossimi anni. A Biella c’è poco da stare allegri, con l’artigianato in caduta libera, la cassa integrazione a livelli record, le piccole e medie imprese sempre più in difficoltà specie lato tessile ed edilizia. E noi siamo ancora fermi ai rattoppi e alle pezze da mettere all’asfalto, groviera delle nostre strade cittadine, con pure il richiamo, da parte dell’amministrazione, a un vecchio disciplinare del 1982, ora modificato, per il quale chi rompe l’asfalto sarà chiamato a ripararlo. Della serie chi rompe paga e i cocci sono suoi…
Chissà se, proprio grazie agli Alpini, le nostre strade saranno all’altezza della situazione con anche il tema bagni pubblici dei giardini finalmente risolto una volta per tutte…
Una canzone a me molto cara recita: “Sul cappello, sul cappello che noi portiamo, c’è una grande c’è una grande penna nera che a noi serve, che a noi serve da bandiera…” Facciamone tesoro di quella penna nera e, quando sarà il momento, trattiamola bene e con riguardo. Sarà per noi un simbolo di unità e di laboriosità da cui poter ripartire…
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