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Sale & Pepe

In città è sempre oro tutto quello che non luccica

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Tempo di grandi manovre politiche, di candidature, di accordi pre elettorali, di quote, per suddividersi incarichi e poltrone in vista delle tanto agognate elezioni amministrative che, mi sembra già di sentire il solito disco che suona, cambieranno finalmente il volto di Biella.

E’ – a quanto mi pare di capire leggendo un po’ i giornali su questo tema – la solita narrazione che, neanche fosse la prestigiosa Passione di Sordevolo, ricorre ogni cinque anni ma con ben diverse finalità e obiettivi. La passione, vero gioiello di cultura e tradizione del territorio, l’altra ricorrenza, quella politica, ben più terra terra e con il solo obiettivo di promettere tutto durante la campagna elettorale e l’eventuale ballottaggio per realizzare poco o niente nei restanti cinque anni una volta in carica.

Questo accade perché, nel corso di questi ultimi decenni, ci si è resi conto – a spese di tutti noi cittadini – che nel territorio biellese esistono due narrazioni che vanno per la maggiore: la prima, fatta dai politici locali, per i quali, è sempre tutto oro quello che non luccica in città (un esempio su tutti: siamo ancora qui a parlare della rumorosità/mal funzionamento della “funicolì funicolà re” del Piazzo che così tanti fiumi di inchiostro ha fatto scrivere in questi anni), la seconda, fatta dalla realtà di tutti i giorni, per cui le nascite sono sempre meno (con il 2022 che ha segnato il record storico negativo nel biellese), gli anziani sono sempre di più, con nel mezzo dei due estremi – che è la vita in città di tutti i giorni – lo spegnimento progressivo di ogni tipo di attività sia essa imprenditoriale, commerciale, turistica, di tempo libero.

Ecco perché non vorrei che per qualche candidato troppo autoreferenziale, il risveglio – al netto delle due narrazioni appena citate – fosse troppo brusco, quasi una delusione, del tipo “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”, storico film dell’indimenticato Massimo Troisi girato a Napoli vicino a Castel dell’Ovo.

Non è certamente un calesse il sogno di cascina Oremo, progetto molto importante targato Fondazione CRB: nasce infatti la cittadella dei giovani, nata per favorire l’inclusione e combattere il disagio e le nuove povertà. Un grande traguardo per la nostra città, un luogo inclusivo, formativo nel cuore del Biellese dedicato alla creatività e al talento. Un grazie a tutte le persone che hanno reso possibile questo risultato, un sogno che diventa realtà per il nostro territorio. E’ proprio vero che quando c’è l’amore, c’è tutto…

Ripensando al grande Troisi, lui ci avrebbe guardato e ci avrebbe fatto sorridere una volta di più a modo suo dicendo: “No, chell’ è ‘a salute!!”.

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