BiellaSale & Pepe
Il Natale del “give back”
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

Il Natale che vorrei è il titolo di una letterina, tra le tante, che ho scritto da bambino in quel di Tramonti e che ancora conservo nel mio cuore pur essendo passati molti anni. Da allora, molte cose sono successe e cambiate, tuttavia la magia di questa festa non è andata via con l’età, anzi… Direi piuttosto che si è arricchita di nuovi pensieri e desideri, legati principalmente alla famiglia, ai figli e al loro futuro, ma senza mai dimenticare la mia città, Biella, che mi ha accolto e per la quale nutro ancora un forte sentimento di gratitudine.
Parlando con Fortunata – mia figlia che oggi vive e lavora a Roma – sono venuto a sapere che tutto questo mio “sentire per la città” ha un’espressione ben precisa in inglese: give back. Che tradotto, significa restituire, ridare indietro, cercare di ricambiare un po’ tutto quello che si è ricevuto in questi anni di lavoro, di fatica ma anche di amicizia e crescita personale. Quando in molti mi chiedono: “Luigi perché ti impegni sempre in prima persona”, oppure: “Ma lascia perdere, chi te lo fa fare”, la risposta a questa domanda sta tutta qui, nel give back, nel voler in qualche modo restituire con gratitudine quanto si è ottenuto.
Il Natale con la sua magia fa crescere questo sentimento, ed è forse per questo che specie in questo periodo vorrei che Biella risplendesse maggiormente, di luminarie non solo al centro, ma anche di nuove idee ed iniziative in grado di farci sentire, anche per pochi giorni, una comunità vera. Tante le iniziative messe in campo in città e nel circondario da parte della città di Biella di concerto con le varie associazioni di categoria e pro loco: tra queste, l’accensione ufficiale dell’albero di Natale in piazza Vittorio Veneto, il luna park con pista di pattinaggio in piazza Duomo, il Villaggio di Babbo Natale sempre in piazza Vittorio con le tipiche casette di legno e con anche un iglo trasparente destinato a varie attività di inclusione. Senza dimenticare la magia dei presepi meccanici – unici nel loro genere e vero simbolo di queste festività nel nostro territorio (a Callabiana, a Biella nella chiesa di san Cassiano e al Belletti Bona) – e del Ricetto di Candelo, con il borgo di Babbo Natale che ha già fatto registrare più di ventimila presenze e che sempre di più è diventato un’attrazione per grandi e piccoli provenienti da ogni parte di Italia.
Ed allora di fronte a tutto questo, perché non creare una “mappa del percorso di Natale” che già dall’uscita dall’autostrada a Carisio porti – attraverso una cartellonistica dedicata e mirata in alcuni punti chiave – ad avvicinarsi a Biella e dintorni consapevoli di cosa ci attende. Lo stesso anche dal Ricetto passando per gli Orsi, arrivando alla stazione magari con un po’ di musica in filodiffusione di sottofondo nei portici di viale Roma, risalendo poi via Torino per poi arrivare alla centrale piazza Vittorio in cui fare tappa per poi orientarsi lì – magari grazie ad un checkpoint natalizio – verso tutte le altre iniziative. Natale, al di là del significato religioso per tanti, può essere anche un momento di condivisione e di conoscenza del territorio anche per chi arriva da altre realtà, vive e lavora qui, ed è curioso di condividere con la sua città di adozione un momento di festa “universale”.
Siamo sempre in tempo per mettere ancora di più a fattor comune la magia e la bellezza del nostro territorio, a partire da questo mese di dicembre. Lo stesso Babbo Natale alla guida della sua slitta, uscendo a Carisio, nel leggere la mappa con il percorso di Natale verso Biella già pronto e dettagliato, apprezzerà sicuramente, lo dirà anche alla Befana che a sua volta lo dirà ad altri amici e conoscenti con e senza la classica scopa…
Con due sponsor così blasonati Biella, per questo Natale, saprà certamente fare la differenza. Nel frattempo, buon give back a tutti.
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.Bruno
11 Dicembre 2025 at 17:18
è bello sognare ma la realtà è diversa , una città incastonata tra le montagne ma un comune assente. la presenza la fa solo per i propi interessi per il resto il nulla come sempre. i finti sorrisi le strette di mano la voce grossa , il timore delle differenze il condannare gli altri per le proprie idee non e condivisione è esclusione ,un Natale come tanti ma sognare è bello ,spero non nel riarmo ma nella pace nel mondo
Emerson
11 Dicembre 2025 at 23:41
sinceramente, non vedo l’ora di essere verso metà gennaio, per vedere finire tutte ste puttanate di luci, alberi cazzate varie, panettoni , pandori ecc ecc, Natale ,festa commerciale .
Arnoldo
12 Dicembre 2025 at 7:43
sinceramente anche io non vedo l ora che tutto questo circo natalizio passi infretta