BiellaSale & Pepe
Fin che la funicolare va, lasciala andare…
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella
Tempo di ripresa post estate in questo settembre che ci rivede insieme con Sale& Pepe dopo una breve e doverosa pausa di riposo (e riflessione) per tutti. Dove eravamo rimasti? Ma soprattutto che percorso ci attende in questo rush finale dell’anno? Sarà sempre la solita “salita” per Biella, o possiamo invece sperare di intravedere anche qualche scorcio in discesa per tutti noi?
L’evento Bolle di Malto – Salone italiano della birra ha riportato in piazza Martiri, con qualche intoppo dovuto al maltempo, passione e voglia di stare insieme all’insegna dell’inclusione, della condivisione e della buona musica con oltre 40 stand tra birrifici, aziende, realtà del territorio. Anche lo sport non è stato da meno con i primi passi della Biellese, neo promossa in serie D, che, alla prima di coppa Italia al Lamarmora nonostante si fosse ancora a fine agosto, ha fatto registrare una incoraggiante e appassionata presenza di pubblico che fa ben sperare per l’inizio del campionato.
Detto delle “discese” che ci sono piaciute, spazio anche alle salite, o meglio, agli stop veri e propri come quello dell’ex funicolare, chiusa da domenica scorsa sino a data da destinarsi (sostituita da un bus), o come il recente studio che ci allarma e che vede Biella maglia nera del Piemonte per il calo di under 19 (con il rischio che entro il 2030 le presenze dei giovani possano calare del 13% rispetto al dato attuale). Ho voluto rappresentare due facce della stessa medaglia per Biella perché è chiaro che siamo davanti ad un bivio politico e di indirizzo: cosa serve continuare ad investire in infrastrutture (un esempio su tutti, la nuova pavimentazione prevista per via Italia) se poi la città è destinata inesorabilmente a svuotarsi, specie di giovani?
La funicolare (non la ex, quella vera) è un caso a parte perché resta un “simbolo della città” che andava tutelato prima di diventare un ascensore mal funzionante e che va salvaguardato oggi al di là delle giuste polemiche per i tanti soldi buttati. Non sappiamo se e quando riaprirà ma il collegamento con il salotto del Piazzo non può prescindere dalla presenza di una funicolare vera che non potrà mai essere rimpiazzata da un bus: è la nostra tradizione che ce lo impone, Biella è la sua funicolare storica. Altro discorso, invece, per tutte le opere in cantiere, che senza prospettive concrete di investimento per l’intero nostro distretto rischiano di diventare “efficienti cattedrali nel deserto” di un territorio che invecchia sempre di più. Sottolineo questo non perché sia facile parlare dietro una tastiera, ma perché ancora in campagna elettorale l’attuale maggioranza sosteneva a gran voce il ritorno a quota 50 mila abitanti nei prossimi anni…
Di questo passo (lento) tale prospettiva non si verificherà mai con il rischio di un ulteriore fuga da Biella per le nuove generazioni. Che fare? Nessuno si aspetta la bacchetta magica però oggi, spiace dirlo, “funicolarmente” ma non solo, siamo fermi. La parola passi allora di diritto (e di dovere) a tutti coloro che, per prendere voti, avevano rilanciato a gran voce già due anni fa l’idea di un territorio in corsa verso “quota 50 mila”.
Costoro avranno avuto qualche idea concreta in testa o era la solita promessa da marinaio della serie tanto poi nessuno se lo ricorda? “Fin che la funicolare va, lasciala andare…” potrebbe essere il ritornello ideale di questi nostri amministratori sempre pronti a far promesse da marinaio per Biella e il suo futuro. Il problema, adesso, è che anche la funicolare si è fermata…
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Ardmando
4 Settembre 2025 at 20:42
Mentirei se dicessi che le sagaci perle di pseudo politica spicciola del pizzaiolo-politicante ci mancavano. Apicella, pensa alle tue pizze e alla salute.
Filippo
5 Settembre 2025 at 14:42
Mentirei se dicessi che le sagaci perle di pseudo politica spicciola dell’Ardmando-politicante ci mancavano.
E lei non fa neanche le pizze!
LUCA
5 Settembre 2025 at 16:09
Vorrei poter dire essere un piacere leggere i commenti poco intelligenti, senza senso e per nulla costruttivi del Sig. Armando….. ma non è così.