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Con le elezioni il Carnevale a Biella continua fino a giugno

Poi, finite le passerelle, gli slogan, le finte contrapposizioni, insediato il nuovo sindaco cosa succede? Nulla o quasi

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BIELLA – Chi ama il carnevale sappia che quest’anno avrà una graditissima sorpresa, infatti durerà fino a giugno…

Con le elezioni il Carnevale a Biella continua fino a giugno

Chi ama il carnevale sappia che quest’anno avrà una graditissima sorpresa. Il divertimento infatti, fatto di passerelle e sfilate, maschere per tutti i gusti e tutte le età, dichiarazioni programmatiche roboanti a favore di manifesto e telecamera, sarà garantito fino al prossimo giugno, mese in cui ci saranno le tanto desiderate (dai candidati) elezioni amministrative in cui andremo ad eleggere il nuovo primo cittadino.

Ci attende il nulla

Ma sarà davvero nuovo o non, piuttosto, una conferma dell’esistente, fatto salvo qualche batticuore dell’ultima ora? Faccio questo paragone, un po’ indigesto anche a me per la verità, non per sminuire quella che è il sale della democrazia – la partecipazione popolare al voto – quanto piuttosto per testimoniare cosa sono diventati oggi questi appuntamenti elettorali. Una sorta di carnevale allungato, con tanta passione in cui si gioca un po’ gli uni contro gli altri dandosi reciprocamente la colpa su quanto non fatto. Poi, finite le passerelle, gli slogan, le finte contrapposizioni, insediato il nuovo sindaco cosa succede? Nulla o quasi, tutto finisce, si entra nel post elezioni e, tolta poi l’emozione per i prescelti dell’insediamento, si entra nella routine in cui per la città non cambia nulla. L’opposizione svanisce e l’amministrazione naviga a vista osservando l’esistente per cinque anni sino a pochi mesi dalle elezioni future, in cui, con qualche idea tenuta a bagnomaria, si tornerà ad ingolosire l’elettore facendo presa sull’immediato.

Da incendiari a pompieri

Per dirla con una battuta spesso abusata, ci si candida tutti incendiari (di idee e progetti), ma si governa pompieri. Cosa è cambiato, per Biella, rispetto alla vigilia elettorale di cinque anni orsono? Di sostanziale poco o nulla, con il vecchio ospedale che rimane nelle condizioni di abbandono e, al riguardo, qualcuno dice che la priorità sono i trasporti. Che sono da medioevo da oltre trent’anni. Alla faccia delle priorità viene da dire… Che i problemi di chi lavora siano sganciati dai riti della politica, lo dimostra anche a Biella la protesta di questi giorni degli allevatori, che qui come altrove, bloccano il traffico per far sentire la propria voce inascoltata da chi governa, ma che quando era all’opposizione si faceva loro portavoce in Europa.

Nostalgia canaglia

Così anche a Biella disagi a non finire, polemiche, animi che si surriscaldano ma la sostanza è sempre la stessa: le priorità, qui come a livello nazionale, sono altre e sono concrete ma quello che conta pare essere il toto elettorale di chi siederà a palazzo Oropa o in altre sedi. Con Sanremo che incombe, come non cantare tutti insieme il vecchio brano di Albano e Romina “Nostalgia Canaglia”, un evergreen che alla fine interessa un po’ tutte le forze politiche…Nostalgia per quell’essere – nel cuore e nella mente – tutti democristiani, al di là delle pose da rivoluzionari o dei progetti roboanti acchiappavoti che – anche per il prossimo giro elettorale – rimarranno purtroppo sulla carta.

Luigi Apicella

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