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Raglio d'asino

Se la morale non è più quella, tornate a fare merenda con Girella

“Raglio d’Asino” di Michele Porta, la rubrica settimanale

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BIELLA – Negli anni 80 la prima merendina “golosa” è stata la Girella. Una semplice merendina al pan di spagna con crema al cioccolato, a forma di spirale che ha conquistato generazioni di bambini e di scolari, simbolo della ricreazione scolastica.

La Girella regalava sorrisi a chi la gustava, poiché poteva essere mangiata in modo divertente e in vari modi. In più, c’era lo spot pubblicitario che narrava in una breve serie animata la storia dell’indiano Toro Farcito e della sua tribù che dovevano impedire al perfido Golosastro e ai suoi uomini di rubare le loro merendine.

Il messaggio, forse il migliore di sempre: “La morale è sempre quella, fai merenda con Girella”.

Purtroppo, la Girella come la ricordiamo noi è fuori produzione ma ahimè, in questi giorni i nostalgici della tribù di Toro Farcito l’hanno riportata incredibilmente a galla interpretando quel messaggio pubblicitario in modo contrario: “Senza Girella, la morale non è più quella”.

Protagonisti di questa nuova pausa della ricreazione e della moralità sono stati Stefania Nuccio ed Elena Chiorino. La prima, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Cavaglià, scimmiottando Toro Farcito giovedì sera ha radunato una piccola parte della sua giovane tribù presentandosi ai Giardini Zumaglini per combattere il perfido Golosastro, in questo caso il termovalorizzatore che sarà realizzato a Cavaglià. Niente di originale direte voi, se non fosse che la Dirigente scolastica, alla protesta, invece della Girella, si è presentata con megafono, gonfalone e alcuni studenti della scuola di Cavaglià, con una nobile idea: portare in piazza una “comunità educativa” per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente.

Mentre ambientalisti, forze politiche, alcuni sindaci e la scuola si battevano per impedire la costruzione del termovalorizzatore, a pochi chilometri dalla città, a Torino durante la riunione della giunta regionale, ignari di ciò che si stava consumando a Biella, c’era chi si faceva notare per un’idea altrettanto nobile.

La “Golosastra” assessore all’istruzione Elena Chiorino, sperando di rubare le merendine alla tribù del povero Toro Farcito Claudio Corradino, tra lo stupore dei presenti, con ironia, pare abbia esordito dicendo: “Inserite anche Biella tra le città che con Alessandria, Asti e Cuneo andranno al voto in primavera. Noi – questo quanto riportato dai giornali – la giunta la faremo cadere a breve”.

Il parallelo, in queste due vicende separate, per certi aspetti ha un unico comune denominatore: la mancanza di sensibilità morale. Morale, che a differenza della storia divertente sulla Girella, ricorda le parole di un autorevole Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che diceva: “Nella vita ognuno di noi ha doveri precisi”. Se nel primo caso la vita dei giovani nel mondo della scuola dev’essere illuminata dalla luce di una nobile idea, (in classe e non in piazza aggiungiamo noi…) nel secondo caso, invece, chi la scuola la rappresenta nella sua massima autorità istituzionale ha il dovere di non confonderla con la politica. Perché la moralità è una sola, e, chi approfitta delle Istituzioni per guadagnare consensi o poltrone è un incosciente. Se la morale però non è più quella, la prossima volta fate merenda con Girella.

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