Biella
Striscioni sulle foibe fuori dalle scuole, scoppia la polemica
L’iniziativa di Gioventù Nazionale nel Giorno del Ricordo. Barresi: “Quanta superficialità”. L’Unione Giovani di Sinistra: “Violano la legge e lo rivendicano pure. Invocano la legalità sempre e solo per gli altri”
![Striscioni sulle foibe](https://laprovinciadibiella.it/wp-content/uploads/2025/02/IMG_0384-scaled.jpg)
Fanno discutere gli striscioni sulle foibe appesi fuori dalle scuole di Biella da Gioventù Nazionale.
Striscioni sulle foibe appesi fuori dalle scuole da Gioventù Nazionale
“Gioventù Nazionale Biella – si legge nel comunicato della giovanile di Fratelli d’Italia – ha deciso di apporre, fuori da tutte le scuole della città, lo striscione: ‘Prof… A che pagina è il capitolo sulle foibe?’ per ricordare, con la dovuta sensibilità, ai professori e agli studenti questo triste capitolo della storia italiana, affinché non cada nell’oblio”.
L’iniziativa è andata in scena in concomitanza con la Giornata del Ricordo, istituita per legge nel 2004 per commemorare l’eccidio degli italiani istriani, fiumani e dalmati, “perpetrato tra il 1943 e il 1947 – sottolinea l’organizzazione politica – a seguito di una profonda avversione nei loro confronti”.
“Molti di loro – prosegue il comunicato – sono stati perseguitati, assassinati e infoibati vivi perché colpevoli di essere italiani. Tanti altri, invece, sono sopravvissuti, ma sono stati costretti ad abbandonare le loro case, privati dei loro averi e beni senza alcuna spiegazione.
Si rende necessario informare gli studenti di questo tragico evento, dedicandogli adeguato spazio nei testi scolastici e integrando, in seguito, percorsi didattici volti a promuovere la consapevolezza dell’importanza della memoria storica, al fine di prevenire il ripetersi di simili eventi”.
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Barresi: “Quei cartelli appesi di notte sono una vergogna. Quanta superficialità”
L’azione dei giovani di destra ha suscitato le reazioni di più di un esponente dell’opposizione, non solo per le modalità.
“Durante la notte, quando nessuno vede, Gioventù Nazionale ha deciso di affiggere cartelli fuori dalle scuole del biellese chiedendo:
“Prof, a che pagine sono le foibe?” – sono le parole della consigliera comunale Teresa Barresi -. Al di là del fatto che apporre cartelli di notte è già un chiaro riferimento alla storia buia di questo Paese, il tema delle foibe trattato con questa superficialità è tipico di questa destra populista.
“Chiunque abbia almeno aperto un libro di storia sa che le foibe furono diretta conseguenza di un ventennio di violenza e odio (anche razziale, proviamo a ricordarlo non solo nel Giorno della Memoria) – prosegue Barresi -. Evidentemente aprire i libri non è cosa per tutti”.
“Striscioni affissi illegalmente, ma la legalità viene chiesta sempre e solo per gli altri”
“Con il favore delle tenebre l’organizzazione giovanile del partito della Presidente del Consiglio ha affisso illegalmente diversi striscioni fuori dagli istituti scolastici biellesi – è invece l’intervento di Michele Magliola a nome dell’Unione Giovani di Sinistra Alleanza Verdi e Sinistra Biella -. Senza entrare nello specifico del loro messaggio che, essendo al governo e richiamando programmi scolastici che sono sotto la supervisione proprio di loro ministri, lascia il tempo che trova. Il tempo, invece, lo dovrebbero trovare le forze dell’ordine e, segnatamente, la Digos e la polizia locale, per denunciare la violazione dell’articolo 663 del codice penale. Siccome l’affissione è stata rivendicata con un post sui social da parte dei profili ufficiali dei giovani meloniani biellesi non dovrebbe essere difficile per le autorità preposte procedere alla denuncia dei responsabili.
“Costatiamo che ci sono anche rappresentanti istituzionali di Fratelli d’Italia che hanno riportato sui social l’affissione abusiva dei loro “fratellini” – aggiunge -; evidentemente la legalità viene richiesta solo quando a violarla sono gli altri mentre viene rivendicata l’illegalità quando sono loro a violare le leggi. L’organizzazione giovanile di FdI, covo di nostalgici del Ventennio come hanno scoperto diverse inchieste giornalistiche, non solo si diverte a organizzare raduni con canti e slogan fascisti, ma, agendo nell’ombra, viola la legge. Attendiamo che chi di competenza agisca prontamente per sanzionare questa illegalità manifesta”.
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Bruno
10 Febbraio 2025 at 20:48
sono da condannare i nazionalismi stanno tornando i giovani di fratelli d Italia non hanno ancora capito che questo governo è una scatola ben confezionata ma se la apri non ci trovi niente vuota