Politica
Santini a scuola e propaganda nei centri anziani: è polemica
Si infiammano i toni della campagna elettorale, con il centrosinistra che accusa apertamente di scorrettezze l’attuale sindaco Dino Gentile, in corsa per succedere a se stesso alla guida della città.
Si infiammano i toni della campagna elettorale, con il centrosinistra che accusa apertamente di scorrettezze l’attuale sindaco Dino Gentile, in corsa per succedere a se stesso alla guida della città.
A scatenare la reazione degli esponenti di Biella in Comune sono stati i “blitz” del primo cittadino nei centri incontro per anziani della città, a loro dire visite elettorali non autorizzate.
“A confermarlo – hanno spiegato stamattina in un’apposita conferenza stampa Paolo Furia, Benito Possemato e Roberto Pietrobon – è stato lo stesso direttore generale del Comune, al quale abbiamo chiesto spiegazioni. La risposta? Gentile non ha fatto alcuna richiesta e quindi non c’è stata nessuna autorizzazione”.
Quella della propaganda nei luoghi d’aggregazione riservati alla terza età – una fascia di popolazione numerosa in una città che invecchia come la nostra, quindi un bacino di voti fondamentale – è solo una delle pietre gettate nello stagno di una campagna elettorale finora relativamente tranquilla.
Sempre nella conferenza stampa di stamattina, infatti, è stata contestata la presunta presenza di “santini” all’interno della scuola San Francesco, il cui preside è lo stesso Gentile.
In questo caso, però, il sindaco viene coinvolto in modo indiretto: i volantini – che sarebbero stati trovati da alcuni genitori tra le pagine dei diari dei figli – non sono i suoi, bensì quelli di un insegnante candidato in una delle liste che lo sostengono.
“Sono i santini del professor Ruben De Lorenzo – ha spiegato Pietrobon, tra i responsabili della macchina organizzativa della coalizione di Biella in Comune, anche se fuori dalla corsa per il consiglio comunale -, esponente della Destra, ma candidato per Gentile in una lista civica”.
“I fatti sono gravissimi – riassume e conclude Pietrobon -: Gentile ha utilizzato spazi pubblici vietati per iniziative a suo esclusivo beneficio elettorale. I suoi candidati usano la scuola pubblica e gli studenti che la frequentano per farsi propaganda”.
Il sindaco ha ovviamente una posizione diversa. Per quanto riguarda la prima questione, sostiene che non ci sia bisogno di alcuna domanda per entrare in un centro anziani e spiegare quanto fatto in questi anni, perché si tratta di luoghi aperti a tutti. In merito alla seconda contestazione, invece, cerca di buttare acqua sul fuoco.
“Questo insegnante ha un rapporto meraviglioso con gli allievi – spiega -, è amatissimo e benvoluto da tutti. Alcuni ragazzi, avendo saputo che si candidava, magari gli hanno chiesto di vedere il santino e lui molto ingenuamente glielo avrà dato. Il problema verrà affrontato e i fatti accertati, per ovvie ragioni non potrò essere direttamente io a farlo. In ogni caso, non si tratta di una questione di rilevanza penale, ma scolastica”.
Il primo cittadino ha poi sottolineato che comunque negli istituti biellesi si sono visti santini appartenenti anche ad altri schieramenti.
“Non si limiti alle accuse generiche – ribatte Pietrobon -. Se ritiene che possano esserci altri casi, dica i nomi pubblicamente, così scopriremo se qualcuno dei nostri ha fatto quello gli è stato espressamente detto di non fare”.
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