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“Registro delle unioni civili? La giunta ha scoperto l’acqua calda”

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Mosca e Moscarola, Lega Nord: “Invitiamo la giunta a rivedere i prori intendimenti e a cominciare seriamente ad occuparsi dei problemi dei biellesi senza rincorrere ideologie di parte”.

I leghisti Michele Mosca e Giacomo Moscarola intervengono a proposito del registro delle unioni civili.

I consiglieri comunali di Biella in questi giorni hanno ricevuto l’avviso di convocazione congiunta della I^ e III^ commissioni consiliari recante all’ordine del giorno “Regolamento comunale delle unioni civili”. Il primo aspetto su cui ci viene da obiettare è relativo alla necessità di portare in discussione questo argomento in un periodo in cui gli amministratori dovrebbero affrontare problematiche diverse, secondo noi più importanti, ma evidentemente questo è un problema di  sensibilità e non possiamo che prenderne atto.

Le aree tematiche entro le quali sono previste le tutele per le unioni civili sono limitate ed individuate da apposito regolamento, non potrebbe essere diversamente tenuto conto che è emersa una problematica rispetto al riconoscimento legale dei registri dell’unioni civili, ad esempio nel comune di Bologna dove il prefetto si è rifiutato di avallare giuridicamente la scelta dell’amministrazione di permettere l’iscrizione nel registro alle coppie omosessuali che hanno contratto matrimonio all’estero.

Bisogna tenere in considerazione che il registro delle unioni civili, non ha alcuna efficacia giuridica, perché non rientra nell’autonomia regolamentare degli enti locali la potestà di disciplinare situazioni di diritto familiare. Tale registro, pertanto ha un’esclusiva natura ideologica e simbolica. I Comuni non hanno competenza per creare un nuovo “status” personale dei loro cittadini, perché l’art. 117 comma 2 lettera i) della Costituzione riserva esclusivamente alla legge statale la materia “stato civile e anagrafi”.

Riteniamo che l’istituzione di tali registri potrebbe risolversi, illegittimamente, in una sottrazione ingiusta di diritti e di risorse alle famiglie fondate sul matrimonio, infatti, la parificazione che il registro dichiara di voler realizzare, sul piano dei rapporti interni ai conviventi è priva di reali effetti, mentre sul piano dei rapporti con la civica amministrazione è iniqua e discriminatoria. Lega Nord non discrimina alcuna tendenza, comportamento od atteggiamento, tuttavia comunichiamo fin d’ora che non accetteremo che vengano sottratte risorse alla famiglia naturale o a persone in stato di necessità per assegnarle ai capitoli di tale registro.

Attendiamo inoltre una presa di posizione chiara e netta da parte della Prefettura anche alla luce del fatto che  lo scioglimento del consiglio comunale  può essere disposto, ai sensi dell’art. 141 del D.Lgs. 267/2000 quando il sindaco abbia compiuto atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, (…). 

Le delibere comunali eventualmente adottate per l’istituzione dei registri delle unioni civili sono palesemente in contrasto con i principi sanciti ex articoli 2, 3 ,29, 31 della Costituzione.

Invitiamo pertanto la giunta a rivedere i prori intendimenti e a cominciare seriamente ad occuparsi dei problemi dei biellesi senza rincorrere ideologie di parte.

 

Michele Mosca segretario provinciale Lega Nord

Giacomo Moscarola capogruppo Lega Nord

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