Seguici su

Politica

Pirogassificatore, presentato un nuovo progetto ridotto

Pubblicato

il

È stata presentata al Comune di Biella la richiesta per un nuovo progetto, ridotto nelle dimensioni rispetto a quello precedente, per il pirogassificatore di via Ambrosetti. Archiviato il progetto che si conosceva finora, i disegni per il nuovo impianto sono ora all’esame dell’ufficio tecnico di palazzo Oropa.

È stata presentata al Comune di Biella la richiesta per un nuovo progetto, ridotto nelle dimensioni rispetto a quello precedente, per il pirogassificatore di via Ambrosetti. Archiviato il progetto che si conosceva finora, i disegni per il nuovo impianto sono ora all’esame dell’ufficio tecnico di palazzo Oropa.

«Wood Energy ha accolto alcune delle nostre preoccupazioni, ed è una buona notizia – dice il sindaco Marco Cavicchioli -. Il nuovo progetto non prevede più l’impianto di essiccazione del legname, che era una fonte possibile di emissioni e di cattivi odori. Ma prima di prendere qualsiasi decisione, esamineremo nel dettaglio ogni caratteristica dell’impianto. Restiamo inflessibili su un punto: la prima preoccupazione deve essere la salute dei cittadini, la stessa ragione che ci aveva spinto a chiedere, per il vecchio progetto, la procedura di valutazione d’impatto ambientale, di competenza della Provincia. Per questo chiederò alla conferenza dei servizi, convocata per i prossimi giorni, che si completi una valutazione di impatto sanitario prima di prendere qualsiasi decisione».

La società Wood Energy ha presentato pochi giorni fa una cosiddetta Pas (procedura abilitativa semplificata) per poter realizzare in via Ambrosetti un impianto di cogenerazione di potenza da 200 kiloWatt elettrici complessivi, alimentato da “syngas” ottenuto tramite pirogassificazione di biomasse legnose, ovvero legname trattato. Lo scopo dell’impianto sarebbe di produrre energia elettrica da cedere alla rete e calore, utilizzato dalla centrale di teleriscaldamento di Cofely.

Rispetto alla precedente richiesta di costruzione, presentata nel luglio del 2014 e mai portata a compimento, questo impianto non rientra nella normativa per la valutazione di impatto ambientale, la cosiddetta Via che venne attivata su richiesta anche del Comune di Biella per il precedente progetto. La norma, temporaneamente sospesa l’anno scorso ma ora tornata in vigore, impone una soglia minima di potenza termica di un impianto superiore a 50 megawatt. Il progetto biellese prevede un impianto oltre cento volte più piccolo.

Le differenze rispetto al precedente impianto sono numerose: non si svolgerebbe più in loco il processo di essiccazione del legno, visto che il combustibile verrebbe fornito già cippato ed essiccato da un impianto di proprietà della Wood Energy situato a Carmagnola, in provincia di Torino, che tratta legna proveniente da una filiera regionale. In questo modo si elimina un processo che avrebbe aumentato le emissioni in atmosfera. Nell’area in questo modo resterebbe un minimo volume di legna disidratata (15 tonnellate alla volta). È l’accoglimento di uno dei rilievi presentati durante la fase di valutazione ambientale del progetto precedente, sull’ipotesi di un deposito di legna che potesse essere fonte di emissioni e di cattivi odori.

Il processo si svilupperebbe su due linee parallele da 100 kiloWatt elettrici ciascuna. In questo modo si prevedono maggiore elasticità di esercizio e minori accensioni della torcia di emergenza che in altri impianti di simile concezione e potenza (come in un esempio in provincia di Udine) non è stata nemmeno installata.

Inoltre la pulizia del syngas prima che sia immesso nel motore avverrebbe completamente a secco, eliminando la fase precedente del lavaggio con acqua e quindi creando una scoria in meno da smaltire, lo spurgo del lavaggio gas.

«Abbiamo ben presente – chiude Cavicchioli – la forte preoccupazione manifestata da parte della cittadinanza in occasione della presentazione del precedente progetto. Per questo, nel rispetto delle normative vigenti, terremo informati i cittadini e garantiamo loro che verranno messe in atto tutte le verifiche tecniche possibili e necessarie al fine di garantire la tutela della salute pubblica. È mia intenzione mettere i dettagli del progetto a disposizione di tutti, convocando un incontro con i cittadini».

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook