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“Non starò un solo minuto ostaggio di nessuno”

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Dopo la “citazione” da parte di Roberto Pietrobon nella rubrica Alasinistra, arriva la replica del vicepresidente del consiglio comunale Amedeo Paraggio

Leggendo ieri l’articolo dell’ex consigliere comunale ora articolista della Nuova Provincia di Biella, rispetto alle presunte accuse di ricatti in Consiglio Comunale al fine di ottenere incarichi in società partecipate, ho provato un senso di sconforto come prima sensazione, seguita da rabbia e oltraggio alla mia persona. Un attimo dopo, ho pensato, che se mi sento all’altezza di fare il consigliere comunale e il Vice Presidente del Consiglio Comunale, se i cittadini di Biella, mi hanno dato la loro fiducia, non mi posso permettere certe debolezze e devo affrontare, come ho l’abitudine di fare, i problemi e chiarire le posizioni sin da subito”.

I cittadini di Biella stiano sereni  perchè se, grazie al loro consenso sono stato eletto in consiglio comunale, non starò un solo minuto in ostaggio di nessuno, e qualsivoglia atto o comportamento, fuori dal campo della legalità sarà denunciato o portato all’attenzione dell’opinione pubblica.

Vorrei intanto ricordare all’ex collega in consiglio comunale che il sottoscritto non ricopre e mai ha ricoperto incarichi in nessun consiglio di amministrazione di società pubbliche; ricopre invece, questo si, la carica di revisore dei conti nella SEAB e nell’ATC e da cui riceve complessivamente compensi pari al 14% del proprio fatturato professionale.

Inoltre, con riferimento alla dichiarazione del Pietrobon circa la coincidenza temporale tra i miei supposti voti contrari all’allora mia maggioranza e le nomine in tali enti, confermo che durante tutta la precedente legislatura ho espresso voto contrario solamente sulla delibera che riguardava l’approvazione del regolamento che atteneva il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari; ebbene, tanto per ricordare a qualcuno di scarsa memoria, che la delibera è datata 28 giugno 2010 mentre la mia nomina a revisore dei conti della SEAB  è avvenuta in data 31 maggio 2010, quindi esprimendo voto contrario ad una delibera di maggioranza nonostante avessi già ricevuto l’incarico. 

Infine ritengo che un professionista che riceva degli incarichi, nella maggior parte dei casi, li riceva per meriti, così come per merito, dalle passate amministrazione, sono stati nominati i colleghi che mi hanno preceduto e quelli che ricoprivano o ricoprono incarichi nelle società pubbliche (compresi ovviamente quelli di centro sinistra). Ritengo che la possibilità di essere incaricati debba prescindere dalla posizione politica e data in base alla preparazione e professionalità.

Come ben sa l’esperto Pietrobon tali nomine spettano, da sempre, alla maggioranza e la maggioranza, dopo aver verificato le competenze degli aspiranti ha deciso di affidare l’incarico non a un macellaio, a un muratore o ristoratore (con tutto il mio personale rispetto alle categorie citate) ma ad un professionista abilitato all’esercizio della professione di dottore commercialista e revisore dei conti..
Credo che la professionalità, la serietà e la onestà non debba essere giudicata non sulla base di appartenenze politiche, ma solo ed esclusivamente sul suo operato di uomo e di professionista. Io credo di essere un uomo serio e onesto; per quanto attiene i risultati professionali ottenuti in SEAB e ATC sono pronto a confrontarmi con chiunque in qualsiasi momento

Ecco perchè , a titolo personale mi sento di prendere le distanze da questo modo di approcciare la discussione politica , ed esorto me stesso, qualora vi fosse la necessità, ad andare avanti, perchè chi non risponde a caste e ragiona con la propria testa è sempre scomodo in particolare a chi concepisce la politica come lotta per il potere.

Amedeo Paraggio.

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