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“Non si brinda alla morte di un uomo, neppure se è un terrorista”

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Antonella Buscaglia, consigliera comunale grillina di Biella, è balzata agli onori della cronaca nazionale per un post scritto su Facebook. Poco dopo la diffusione della notizia dell’uccisione di Anis Amri, il terrorista che a Berlino ha ucciso 12 persone, l’ex candidata sindaco a Biella ha scritto: “Leggo post di persone felici che un UOMO sia stato ammazzato. Leggo post di persone che esaltano i due poliziotti che hanno fatto SOLTANTO il loro dovere (per quello sono lì, sottopagati, mica per multe e dirigere il traffico). Vedrò di certo queste persone andare a messa la vigilia e ricevere mi piace al post da altrettanti falsi che godono di in uccisione e si lavano le coscienze in chiesa. Oggi sono straincazzata mavaffanculová!”.

Antonella Buscaglia, consigliera comunale grillina di Biella, è balzata agli onori della cronaca nazionale per un post scritto su Facebook. Poco dopo la diffusione della notizia dell’uccisione di Anis Amri, il terrorista che a Berlino ha ucciso 12 persone, l’ex candidata sindaco a Biella ha scritto: “Leggo post di persone felici che un UOMO sia stato ammazzato. Leggo post di persone che esaltano i due poliziotti che hanno fatto SOLTANTO il loro dovere (per quello sono lì, sottopagati, mica per multe e dirigere il traffico). Vedrò di certo queste persone andare a messa la vigilia e ricevere mi piace al post da altrettanti falsi che godono di in uccisione e si lavano le coscienze in chiesa. Oggi sono straincazzata mavaffanculová!”.

A scatenare la bufera è stato il giornale.it che ha accusato Antonella Buscaglia di stare dalla parte dei terroristi.

“La mia non è assolutamente una difesa del terrorista (ci mancherebbe…) – puntualizza la grillina -. Ho la perfetta consapevolezza della drammaticità della vicenda e dello spirito di rabbia che ognuno di noi nutre dentro l’anima per i reiterati attentati. Massimo rispetto per le forze dell’ordine che rischiano ogni giorno la vita ma che certamente, loro per primi, non gioiscono per aver ucciso, nonostante tutto.

“La mia – prosegue Antonella Buscaglia – è stata una critica per COLORO CHE HANNO ESPRESSO GIOIA E BRINDATO  per la morte di un uomo, anche se terrorista. Lo so che è difficile accettarlo, ma nonostante la rabbia e la voglia di vendetta non è umano gioire della morte di qualcuno, e questo è quello che ci deve distinguere da loro!!!  Non difendo il terrorista, nè lo rispetto!!! Ma da persone civili, cattolici o meno, non possiamo e dobbiamo esultare alla morte ma dobbiamo lottare per la vita. Certe occasioni dovrebbero ricordarci quanto egualmente fragili siamo di fronte alla vita. E, piuttosto, spererei che a morire fossero le loro idee (Isis e terroristi in genere) fatte di odio, intolleranza e di morte. Sono quelle che dovremmo combattere fino alla fine…”

 

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