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Nicoletta Favero sarà operata al cuore

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“… Ed il cinghiale sul mio petto è diventato un elefante! Pesante e statico, irridente e beffardo”. Inizia così il post pubblicato da Nicoletta Favero, che ha annunciato di doversi sottoporre a un intervento chirurgico al cuore.  La senatrice del Pd subirà un’angioplastica urgente e ha deciso di operarsi all’ospedale “degli Infermi” di Ponderano.

“… Ed il cinghiale sul mio petto è diventato un elefante! Pesante e statico, irridente e beffardo”. Inizia così il post pubblicato da Nicoletta Favero, che ha annunciato di doversi sottoporre a un intervento chirurgico al cuore.  La senatrice del Pd subirà un’angioplastica urgente e ha deciso di operarsi all’ospedale “degli Infermi” di Ponderano.

Pubblichiamo di seguito il post in cui racconta cosa le sta succedendo e come lo ha vissuto.

… Ed il cinghiale sul mio petto è diventato un elefante! Pesante e statico, irridente e beffardo. Finché incontri sulla tua strada qualcuno che te lo dice ed è anche medico: ti vedo sciupata. Così le racconti di come ti senti e lei ti dice che devi andare da un cardiologo. Così quel campanello che in fondo non volevi sentire comincia a suonare… Ancora ad intermittenza, ma si unisce alla consapevolezza di avere una familiarità (paterna) che lascia poco scampo e che può aver lasciato il segno.

Ma ti serve ancora un aiuto esterno, sei troppo indaffarata e non puoi perder tempo ad interrogarti sulla tua salute… Corri, corri e non vuoi proprio sentire quel campanello.

Poi sul mio cammino, per una serie di coincidenze, alla postazione medica del luogo in cui lavoro scopro che proprio di mercoledì c’è un cardiologo. Così in uno spazio che ritaglio tra una discussione e le votazioni gli racconto dei miei problemi. Elettrocardiogramma e prelievo per le analisi di rito. Responso velocissimo: entrambe sono buone – a parte il livello di colesterolo che è una conferma della familiarità (alto). 

Ma sono l’esperienza e l’intuito che a mio avviso fanno la differenza in un medico. Ed il Prof. Roberto Leo non si accontenta di quel responso, mi vede sofferente ed i sintomi evidentemente lo allarmano anche se non lo dà a vedere. Così mi convince per un un supplemento d’indagine, mi propone un un’angio tac, un metodo di diagnosi che studia le condizioni dei vasi sanguigni sfruttando la tecnica della Tac. È poco invasiva e per procedere devono iniettarmi un liquido di contrasto.

Così giovedì, di primo mattino vado alla Mater Dei di Roma (sarà una coincidenza ma quel nome mi piace proprio!!) Medici e personale efficienti e veloci. Macchinari di una tecnologia impensabile fino a qualche anno fa. Firmo consensi , ascolto e d eseguo quanto via via mi dice il radiologo e l’anestesista : iniettano un liquido che da’ un calore improvviso , poi i passaggi tipici sotto la tac trattenendo il respiro.

Tutto si risolve, se ricordo bene in un quarto d’ora, poi mi rivesto e aspetto. Riappare Il prof. Leo che si rassicura che stia bene poi rientra in radiologia per il “responso”. Esce con una busta e ci avviamo verso lo studio salendo con l’ascensore. Non chiedo nulla… ci sediamo e mi mostra le foto colorate mentre spiega.

Giro e rigiro tra le mani le foto del mio cuore… com’è possibile? Grazie a questa macchina formidabile, lo vedo come se fosse lì davanti ai miei occhi, oltre le barriere dermiche, connettivali, muscolari, ossee…rosso, vivo, quasi palpitante direi… lì, proprio davanti a me… incredibile! Incredibile! Quasi quasi la meraviglia e la curiosità prendono il sopravvento su quello che sento con le orecchie: quel restringimento colorato di arancione sul tratto prossimale della discendente anteriore riduce il calibro del 90%. C’è una placca concentrica, fibrolipidica (colesterolo e fibre). Tutto il resto è non normale……… tutto cambia. Dimenticare il lavoro, le incombenze e concentrarsi sui passi da fare: priorità la vita. Il prof. Leo conosce il primario di cardiologia e mio amico Marcolongo che chiamo subito. Ci parliamo e subito le foto viaggiano veloci attraverso lo Smart phone… Le riceve mentre parliamo… Ora tocca a me valutare: angioplastica urgente. Mi fido del Prof Leo e so che l’operazione è di routine ormai… Ma Biella, la mia città con il Nuovo ospedale che ha tra le eccellenze la stella di Emodinamica (mica per niente conosciuta anche a Roma)… chiedo ad entrambi di darmi la possibilità di esser operata a Biella.
Propongo partenza quasi immediata in treno e spergiuro di prender precauzioni… .

 

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