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Politica

Mastella è meglio dei politici biellesi

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CONTEnto tu Luigi nel voler rispettare queste regole di chiusura assurde che coinvolgono la tua e molte altre attività a rischio fallimento. Questo è in sintesi il concetto che molti cittadini biellesi mi hanno rivolto in questi giorni quasi che la decisione di non sfidare nei giorni scorsi, apertamente e in maniera plateale, i DPCM sia stata un atto di poco coraggio.

Non è così, è invece un atto di responsabilità per evitare che gli animi, già surriscaldati, possano diventare incandescenti in un momento in cui occorre tenere i nervi saldi. Seppur nelle difficoltà del momento, che è e resta drammatico.

L’irresponsabilità la lasciamo a chi, blindato nel suo palazzo di vetro nel discorso alla Camera di lunedì scorso, ha definito i cosiddetti “ristori” erogati dallo Stato adeguati al fatturato di ciascuna azienda che ne ha fatto richiesta.

Di fronte ad affermazioni di questo tipo, avvenute in un momento in cui disperatamente l’attuale premier era alla ricerca dei numeri per “tirare a campare”, non c’è nulla da dire se non prendere atto che lo scollamento tra classe dirigente (si fa per dire) e paese reale (quello che i cinque stelle dicevano di voler portare in Parlamento) è abissale e fuori controllo.

Non è solo la pandemia mondiale ad aver causato questo disastro sociale ed economico senza precedenti, sono l’immobilismo, l’incapacità, l’autorefeRENZIalità senza programmazione alcuna, ad averci portato a questo “Caporetto economica” che rischia di travolgerci tutti.

Tornando a noi, la faciloneria poi di certi commenti social in cui si attribuisce alla tradizionale “biellesità” di molti di noi la mancanza di coraggio nello sfidare le istituzioni è non solo fuori luogo ma figlia di quello stato di esasperazione e travisamento della realtà sui cui tutti noi dobbiamo vigilare.

Io, come altri, CONTEsto molte scelte e decisioni che non sono state prese, ed è per questo che ci siamo trovati anche in una situazione politica traballante. Ma non sono disposto a gridare allo scandalo, perché ho i capelli grigi, nel vedere spettacoli parlamentari che da sempre sono all’ordine del giorno nella storia di questo paese. Oggi sono Mastella e Renzi nell’occhio del ciclone, ieri era Scilipoti, ieri ancora erano Bossi e la Lega quando fecero saltare Berlusconi, poi ci fu Dini, e via discorrendo.

Nell’ultimo trentennio chi si ricorda una cosa che fosse una portata a casa per il territorio biellese da parte dei nostri rappresentanti in Parlamento? Non state a pensarci troppo, non la troverete.

Ed allora di cosa ci lamentiamo oggi, di un governo che fa di tutto per non andare a casa, rimangiandosi affermazioni e prese di posizione del giorno prima? Mastella sarà Mastella, ma almeno a Benevento e dintorni qualcosa ha portato a casa. Qui da noi invece, tutti a ragionare di alta politica, di massimi sistemi, di destra e sinistra per poi constatare che Biella, a forza di parole al vento è ancora ferma al peduncolo tra Carisio o Santhià…
Luigi Apicella

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