Politica
Lunardon sarà presidente dell’Unione della Valle Elvo. Ramella verso la Provincia?
Dalla partita giocata sul filo del rasoio, ad una scelta condivisa all’unanimità; dalla battaglia all’ultimo sangue (anche se “combattuta” da alfieri dello stesso schieramento), al volemose bene. Non sono mancati i colpi di scena ieri sera durante il consiglio della Comunità montana Valle Elvo.
Dalla partita giocata sul filo del rasoio, ad una scelta condivisa all’unanimità; dalla battaglia all’ultimo sangue (anche se “combattuta” da alfieri dello stesso schieramento), al volemose bene. Non sono mancati i colpi di scena ieri sera durante il consiglio della Comunità montana Valle Elvo.
I sindaci riuniti dovevano esprimersi sul futuro presidente dell’Unione dei Comuni della valle e alla vigilia era atteso un testa a testa tra i due amministratori “forti” del Pd: Riccardo Lunardon ed Emanuele Ramella Pralungo. All’ultimo momento, invece, il primo cittadino di Occhieppo Superiore ha fatto un passo indietro, lasciando quantomeno perplessi i suoi sostenitori. Tra questi anche Tony Filoni, sindaco di Mongrando: “A me va bene tutto – spiega -, perché sono entrambi bravi e competenti; Lunardon è un’ottima scelta, però sono rimasto spiazzato. Eravamo partiti con due candidature e all’improvviso ne è rimasta solo una, mi sembra che le cose siano andate in perfetto stile democristiano…”.
Alla fine, infatti, tutti hanno optato per Lunardon, che molto probabilmente verrà quindi nominato presidente.
A creare stupore è stata soprattutto la motivazione della rinuncia: Ramella ha detto di essere interessato alla provincia, una frase interpretata da alcuni come una vera e propria candidatura al ruolo di presidente.
Ipotesi smentita dal diretto interessato: “Io non ho fatto nessuna dichiarazione di quel genere – spiega -. Semplicemente, visto che si andava di nuovo verso la conta e il vincitore l’avrebbe spuntata per uno o due sindaci, ho scelto di fare un passo indietro, nella speranza di arrivare ad una lista che coinvolgesse tutte e quindici le amministrazioni”.
Però un passaggio relativo alla Provincia c’è stato…
“Ho detto che mi farebbe piacere rappresentare la Valle Elvo nell’ente – conferma – e ho chiesto ai presenti se fossero disposti ad appoggiarmi, ma intendevo come consigliere provinciale, non come presidente”.
Ramella Pralungo smentisce dunque di essere il candidato del Pd per quel ruolo, tuttavia l’ipotesi probabilmente non gli dispiacerebbe.
“Quello che succederà per la presidenza proprio non lo so – continua -. Cavicchioli è il sindaco della città capoluogo e, pur non essendo obbligato a ricoprire l’incarico, molti condividono il suo nome. Questa partita è rimessa nelle sue mani, per Ferragosto si scioglieranno eventuali riserve. Se non dovesse toccare a lui, naturalmente sarebbe un piacere personale avere la possibilità di candidarsi. Sarei a disposizione, sempre che sul mio nome ci sia consenso”.
Cavicchioli, interpellato al riguardo, esordisce con una battuta: “Non mi sembra che si stia facendo a botte per fare il presidente… Sarà un ruolo impegnativo”.
“Personalmente – aggiunge, ricalcando le parole del collega di Occhieppo – ho sempre dato la mia eventuale disponibilità, in caso di necessità, ma non mi sono mai candidato. Esattamente come Emanuele Ramella Pralungo, con il quale c’è piena sintonia”.
Cavicchioli non sembra comunque morire dalla voglia di imbarcarsi nell’avventura.
“Bisogna fare le opportune valutazioni – conclude -. Ad esempio sul tema della trasparenza. Il Comune capoluogo potrebbe anche avere dei conflitti d’interesse con la Provincia; è opportuno, quindi, che la stessa persona ricopra entrambi i ruoli? Ci sono ragionamenti più ampi che vanno fatti dalla politica e dal partito. In ogni caso l’elezione avverrà a metà ottobre e le liste vanno presentate 20 giorni prima, quindi c’è ancora tempo”.
m. f.
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