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Politica

L’esperienza LIS delle scuole di Cossato a esempio di una legge nazionale

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Disegno di legge presentato a Roma dalla senatrice Nicoletta Favero

Riconoscere la Lingua dei segni italiana utilizzata dalle persone sorde e udenti per assicurare piena tutela e integrazione nel Paese. E’ l'obiettivo del disegno di legge appena presentato a Roma dalla senatrice biellese Nicoletta Favero del Partito democratico. L’iniziativa prende corpo dall’esperienza di bilinguismo in atto nelle scuole di Cossato, citate anche nella relazione come "esempio virtuoso in tema di insegnamento". "Con questo disegno di legge diamo una risposta alla speranza che in questi anni ha tenuto in vita la bella esperienza cossatese -spiega la Senatrice-. E’ un progetto consolidato di cui ho sempre onorato il protocollo. Incontrando i ragazzi sordi si comprende la valenza del percorso, che è interattivo e di crescita; permette di relazionare meglio e i risultati ci sono. Tante famiglie, provenienti da tutta Italia, si trasferiscono nel Biellese per permettere ai loro figli la frequenza delle nostre scuole. Tutto questo mi ha resa sensibile e più attenta. Anche se è solo una delle opportunità di cui i ragazzi possono beneficiare, è doveroso garantire la Lingua dei segni. Spero che il percorso di riconoscimento da parte del Ministero come vera lingua, questa volta, venga portato a termine. Questo è il mio augurio. Io ci credo". Anche la sezione cossatese del Pd, per voce di Marco Barbierato,aggiunge:"Accogliamo con favore l’impegno di Nicoletta. Confidiamo che questo possa essere un passo ulteriore per valorizzare come merita il progetto che da anni è il fiore all’occhiello della nostra città e che da troppo tempo vive nel rischio continuo di non essere rifinanziato. Fortunatamente l’impegno corale della città, del sistema scolastico, della Fondazione Cassa di risparmio di Biella, dell’associazione VedoVoci e di figure come il consigliere regionale Ronzani hanno consentito al progetto di continuare. Questa precarietà deve finire, una volta per tutte".

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