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In attesa dello stato di calamità, arrivano 5 milioni

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Fondi per cinque milioni di euro in arrivo per il Piemonte colpito dal maltempo. Li ha promessi ieri l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco durante il consueto Question Time in Regione. La notizia è giunta quasi in tempo reale dal consigliere regionale PD Vittorio Barazzotto.

Fondi per cinque milioni di euro in arrivo per il Piemonte colpito dal maltempo. Li ha promessi ieri l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco durante il consueto Question Time in Regione. La notizia è giunta quasi in tempo reale dal consigliere regionale PD Vittorio Barazzotto: «L’assessore al bilancio Alberto Valmaggia ha sottolineato – spiega Barazzotto (nella foto)- come sia importante definire progetti articolati di ripristino dei danni straordinari causati dal maltempo nelle ultime settimane. Non solo progetti ordinari, come ho suggerito nell’interrogazione, a favore dell’utilizzo dei fondi Ato a disposizione delle Comunità Montane. Su questo ci siamo trovati d’accordo e su questa linea i sindaci del Biellese, assieme al presidente della Provincia Ramella e le Comunità Montane, come peraltro sollecitato alla Regione anche dall’Uncem e dall’Anci, dovranno confrontarsi al più presto, cercando di impegnare al meglio le risorse a disposizioneo».

Nel frattempo, però, oltre alla concessione del superamento del patto di stabilità per quei Comuni virtuosi che potranno così investire in opere necessarie e interventi di ripristino, sta per essere emanato dallo Stato il decreto che stabilisce lo stato di calamità nel Piemonte e che farà arrivare risorse immediate alla nostra regione, compreso il Biellese. «Con quei fondi – prosegue Barazzotto –  si metterà mano subito alle emergenze. A tutto questo, inoltre, si aggiungeranno 5 milioni di euro messi a disposizione per le urgenze da parte dell’assessorato ai trasporti di Francesco Balocco. Passata la crisi, poi, le prossime conferenze sull’ambiente, in accordo con la Regione, discuteranno sugli interventi fondamentali ma propedeutici alla prevenzione del prossimo futuro. Su questo capitolo, in particolare, la Regione auspica poter utilizzare i fondi Ato, con l’ipotesi, sebbene tutta da valutare, di aumentare, dal 3% al 5% la quota che l’Ato destina al dissesto idrogeologico attraverso le Comunità Montane ogni anno»

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