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Il rave party biellese arriva in parlamento

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Dopo le polemiche locali, anche a Roma si discute del rave party biellese. Il deputato leghista Roberto Simonetti ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per avere risposte in merito ai fatti di Verrone. L’esponente del Carroccio, in particolare, chiede perché la situazione sia stata gestita in questo modo e cosa si farà in futuro per evitare che si ripeta.

Dopo le polemiche locali, anche a Roma si discute del rave party biellese. Il deputato leghista Roberto Simonetti ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per avere risposte in merito ai fatti di Verrone. L’esponente del Carroccio, in particolare, chiede perché la situazione sia stata gestita in questo modo e cosa si farà in futuro per evitare che si ripeta.

“Nella notte di Halloween – spiega il parlamentare – più di 2.000 giovani hanno dato vita a un rave party all’interno di alcuni capannoni abbandonati nel territorio comunale di Verrone, nel biellese. I giovani sono penetrati nei capannoni abbandonati senza alcuna autorizzazione e nulla ha impedito loro l’accesso alle infrastrutture, malgrado il sindaco avesse fin dal gennaio scorso emanato un’apposita ordinanza, invitando anche i proprietari dei capannoni – il gruppo Auchan ed un soggetto imprenditoriale britannico – ad assumere i provvedimenti necessari alla bonifica e protezione delle aree”.

Secondo Simonetti, inoltre, “i rave party sono abitualmente organizzati e promossi attraverso i social media, pubblicamente accessibili attraverso la rete internet, ed è quindi teoricamente possibile averne anticipatamente notizia ed assumere provvedimenti diretti ad evitarne lo svolgimento”.

“I giovani sono arrivati da tutto il Nord Italia e persino dalla Francia – scrive ancora Simonetti -. In occasione dei rave party, è frequente il consumo di alcoolici e sostanze stupefacenti, mentre si balla con musica ad altissimo volume. Cessato il rave party, i giovani hanno lasciato l’area occupata in condizioni di grave degrado, cosparsa di rifiuti di ogni genere e persino deiezioni”.

Sulla base di queste premesse, ecco le conclusioni del leghista: “Pare incredibile che nessuno si sia accorto di nulla o abbia fatto niente per impedire lo svolgimento di questo raduno. Almeno le forze dell’ordine hanno seguito a debita distanza gli eventi, preoccupandosi soprattutto che non degenerassero completamente, assumendo connotazioni ancora più pericolose per la quiete e la sicurezza pubblica. Alcune delle macchine con le quali i giovani hanno raggiunto il sito della festa rave sono peraltro state identificate, circostanza che permetterà di risalire ai proprietari ed inviare loro la notifica dell’apertura di un’indagine a loro carico per invasione di terreni o edifici. La relativa passività dimostrata dalle forze dell’ordine si deve a un preciso indirizzo politico adottato dall’Amministrazione dell’Interno?  Cosa la giustifica? Quali misure ritenete di dover e poter assumere per impedire che i capannoni abbandonati ed il territorio comunale di Verrone siano utilizzati in futuro per svolgervi ulteriori party selvaggi come questo?”.

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