Biella
Il presidente della Provincia non rispetta le decisioni del suo consiglio
Il caso in questione riguarda l’allargamento della strada Trossi
Il presidente della Provincia non rispetta le decisioni del suo consiglio. Il caso in questione riguarda l’allargamento della strada Trossi. Dopo una valutazione approfondita, il consiglio provinciale ha emesso un verdetto negativo riguardo all’allargamento, basandosi su una serie di considerazioni tecniche, ambientali ed economiche.
Il presidente della Provincia non rispetta le decisioni del suo consiglio
Nell’ambito della governance locale, la recente mossa del Presidente della Provincia ha scatenato un acceso dibattito e sollevato interrogativi sulla legittimità delle decisioni politiche e il ruolo delle istituzioni democratiche.
Il caso in questione riguarda l’allargamento della strada Trossi, un progetto discusso da tempo nel contesto della crescita urbana e dello sviluppo infrastrutturale della provincia. Dopo una valutazione approfondita, il consiglio provinciale ha emesso un verdetto negativo riguardo all’allargamento, basandosi su una serie di considerazioni tecniche, ambientali ed economiche.
L’esempio di via Ivrea
Senza dover scomodare gli ingegneri, basterebbe guardare alle esperienze recenti tra le quali quella di via Ivrea, dove nello strafare per inserire una improbabile ciclabile, assieme a dei parcheggi posizionati senza logica, nella zona delle Poste si genera una strozzatura che nonostante il limite dei 50, mette a dura prova riflessi e freni.
Incurante di esperienze e di considerazioni di buon senso, la decisione del Presidente della Provincia di non accettare il verdetto del consiglio, sorprendendo molti, soprattutto i cittadini ha optato per eleggere un consiglio composto da dieci sindaci, con il compito di esprimere un nuovo parere sull’argomento in questione.
Il consiglio dei dodici guardiani
Questa mossa ricorda molto il concetto del “consiglio dei dodici guardiani”, capeggiati dalla Guida Suprema che ci insegna cosa dobbiamo fare e cosa dobbiamo professare .
Ora se per il Presidente non vale la logica della fisica dei fluidi , dove strozzature generano inevitabilmente turbolenze che tradotte in pratica sarebbero possibili incidenti, che almeno valgano considerazioni di costi benefici. Non esiste nessuna necessità di agevolare singoli tratti di strada se l’insieme rimane frazionato da strozzature difficilmente eliminabili, specie se il costo dell’operazione va a creare disagi alle poche aziende ancora presenti sul territorio.
Si rispetti il principio democratico
Inoltre la rotonda di Candelo e la rotonda degli Orsi sono due nodi di passaggio (e non destinazioni) che inevitabilmente rimarrebbero ingolfati esattamente come e quando lo sono anche senza allagamento.
In un contesto in cui la fiducia nelle istituzioni politiche è già messa alla prova (vista l’affluenza alle urne), è fondamentale che le decisioni dei leader eletti rispettino il processo democratico e si basino su prove solide, dialogo aperto e trasparenza.
Paolo Delsignore
Consigliere comunale Pollone
Liberisti Italiani
Gianni Guido
Liberisti Italiani
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Ardmando
12 Marzo 2024 at 18:07
Possiamo dire che queste polemiche hanno rotto le palle. Facciamolo questo benedetto raddoppio, così almeno ci si potrà occupare d’altro.
Paul
13 Marzo 2024 at 0:42
Non fia mai che la sinistra si arroghi l’onore di aver costruito qualcosa e allora mai mai mai i destri consentiranno…se no come faremo a lamentarci che Biella è isolata, è difficile da raggiungere e sarà sempre meno attrattiva e sempre più spopolata!