Gli studenti “interrogano” i candidati sindaci

Nel bel mezzo di una campagna elettorale abbastanza sonnacchiosa, ci provano i giovani a vivacizzare il dibattito. Come? “Interrogando” i candidati sindaci di Biella. La consulta provinciale degli studenti, infatti, ha chiamato a rapporto gli aspiranti primi cittadini per chiedere risposte chiare sul futuro dei giovani biellesi.

Nel bel mezzo di una campagna elettorale abbastanza sonnacchiosa, ci provano i giovani a vivacizzare il dibattito. Come? “Interrogando” i candidati sindaci di Biella.

La consulta provinciale degli studenti, infatti, ha chiamato a rapporto gli aspiranti primi cittadini per chiedere risposte chiare sul futuro dei giovani biellesi.

L’appuntamento è in programma sabato 10 maggio alle 17 nell’Auditorium di Città studi. Al confronto, organizzato in collaborazione con le associazioni giovanili Bi Young, Giovani Democratici e BI Positive, è invitata tutta la cittadinanza.

Il curioso titolo dell’evento – “Interroghiamo: risposte chiare sul futuro dei giovani biellesi” – da molte indicazioni su come si svolgerà il faccia a faccia: i candidati saranno chiamati a rispondere ad alcune domande su tematiche che toccano molto da vicino la popolazione giovanile.

“L’iniziativa – spiega Luca Bocchio Ramazio, presidente della Consulta provinciale degli studenti e moderatore dell’incontro – nasce dalla volontà comune di far conoscere il programma di ognuno per la parte che, come giovani, ci tocca più da vicino, in modo da poter scegliere non solo per appartenenza ideologica, ma con cognizione di causa. Purtroppo il disamore e l’indifferenza verso la politica cresce sempre di più tra i giovani, e questa ci sembra una buona occasione per sensibilizzare i ragazzi ad andare a votare, al fine di contenere il già annunciato astensionismo di molti nostri compagni”.

Alla chiamata della consulta, organo che rappresenta i circa 8mila studenti delle scuole superiori del territorio, hanno risposto i candidati Apicella, Buscaglia, Cavicchioli, Gentile, Ramella Gal e Sangalli.

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