Gli artisti che guidano la rinascita di una città

Gli artisti che guidano e accompagnano la rinascita di una comunità locale. Concetto intrigante, espresso con maestria da Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, sulla “Nuova Provincia” di sabato scorso. Biella, in effetti, ha grande bisogno di arte. Arte intesa come espressione – in tutti i campi – di genialità, coraggio, fantasia. 
Oggi, nella seconda puntata dell’inchiesta, Naldini  riporta la frase di un artista americano, pronunciata proprio a Biella “Possiamo avere un'attitudine artistica in ogni cosa della vita; è una scelta che la gente può fare. Non sei obbligato a fare le case come si sono sempre fatte. Puoi scegliere di fare di ogni tua azione un atto creativo”.
Atti creativi. Ecco, questo serve. Non vomitare asfalto per costruire peduncoli autostradali. E neppure finanziare faraoniche tappe del Giro d’Italia o trasformare gli ex Lanifici Rivetti nell’ennesimo tempio delle multinazionali.
Abbiamo un bisogno disperato di  arte. Per vivere bene, anzitutto. Immersi nel verde, in una città pulita e colorata, con piste ciclabili, parchi per i bambini, mercatini bio e  prodotti a chilometri zero. Arte  per attrarre i turisti con eventi originali, di alto profilo, in sintonia con la nostra storia e la nostra cultura. Arte per aprirci al mondo, grazie alla banda larga, al wifi e al commercio digitale. Arte per rompere quelle spesse catene che da decenni ci soggiogano. Catene imposte da soggetti che nulla vogliono cambiare perché allo status quo è legata la loro sopravvivenza.
Il prossimo anno Biella sarà chiamata al voto. Dai partiti tradizionali, da tutti i partiti tradizionali, non possiamo aspettarci alcunché. Perché nei partiti l’attitudine artistica  è bandita. Oggi quelle organizzazioni possono fare solo scelte di conservazione.   
Allora la città dovrebbe organizzarsi per portare – come si diceva un tempo – la fantasia al potere. Solo così Biella potrà rinascere.
 

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