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Disservizi del 118, se ne discute in Regione

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La richiesta del Pd è di cancellare la “centralizzazione” novarese voluta da Cota. Ronzani: “Il bilancio della riorganizzazione è fallimentare”

Il Pd ha ottenuto che i disservizi del 118 vengano discussi in un consiglio regionale straordinario martedì 15 ottobre.

Una richiesta nata alla luce dell’esito del sopralluogo che la Commissione sanità aveva compiuto a Novara la settimana scorsa. In quella occasione, infatti,  era emerso chiaramente che le denunce riguardanti i disservizi e i disagi che si verificano in Piemonte – e in particolare nel nostro Quadrante – poggiano su dati di fatto incontestabili.

"Per questo motivo – spiega il consogliere regionale del Pd, Wilmer Ronzani – non è più rinviabile la necessità di compiere un bilancio della riorganizzazione del servizio compiuta dalla Giunta Cota; un bilancio fallimentare se si considerano gli obiettivi che, all’epoca, l’ex assessore Monferino aveva indicato. Ad essere penalizzate dalla riorganizzazione, il che è tutto dire, sono state quelle realtà come la nostra nelle quali il servizio funzionava, ottenendo risultati che nessuno può contestare".

Non a caso, Ronzani ricorda anche che il Biellese era l’unica Provincia ad avere ottenuto la certificazione a conferma della qualità dei servizi che venivano erogati ai cittadini. Una situazione drasticamente cambiata da quando la "testa" del 118 è stata spostata a Novara.

"La nuova riorganizzazione – continua – ha finito per mortificare gran parte delle professionalità esistenti, mentre l’idea assurda di far sì che il personale dipenda a tutti gli effetti dalla Centrale di Novara rischia di umiliarlo. La decisione è tanto più grave se si considera che non esiste una sola ragione che giustifichi l’intenzione della Giunta di muoversi in questa direzione ed è anche per questa ragione che, nel corso della discussione, chiederemo all’Assessore Cavallera di abbandonarla ed inviteremo il Consiglio a pronunciarsi su di essa senza se e senza ma, consapevoli del fatto che questa non è soltanto la nostra opinione, ma anche quella di alcuni consiglieri di maggioranza".

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