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Dal Biellese canestrelli e ratafià in omaggio a Donald Trump

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Prodotti biellesi in regalo a Donald Trump. Nella giornata di oggi la sezione biellese di Fratelli d’Italia, giovandosi della generosità di Pier Giorgio Jeantet, ha inviato una scatola di Canestrelli e di Ratafià in omaggio al neo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump.

Prodotti biellesi in regalo a Donald Trump. Nella giornata di oggi la sezione biellese di Fratelli d’Italia, giovandosi della generosità di Pier Giorgio Jeantet, ha inviato una scatola di Canestrelli e di Ratafià in omaggio al neo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump.

Nella lettera di accompagnamento si spiega il motivo di tale gesto simbolico che è quello di invitarlo a rivedere le posizioni nei confronti della Russia di Putin.

“Gli otto anni di presidenza Obama – spiega Davide Zappalà – sono stati caratterizzati da una forte attivismo in politica estera, dove spesso gli interessi degli americani sono stati divergenti da quelli di noi europei e in particolar modo di noi italiani, le primavere arabe che hanno destabilizzato molti paesi a noi vicini che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, la gestione ondivaga della guerra civile siriana, la collaborazione allo spodestamento di Gheddafi e, da ultimo ma forse primo per importanza economica, il riacutizzarsi di tensioni con la Russia che si speravano sopite con la fine della guerra fredda”.

“L’Italia dello “Yes Sir” Matteo Renzi, in tandem con la debolissima Europa – continua Zappalà nel comunicato -, ha sempre fatto proprie le decisioni americane, partecipiamo all’embargo nei confronti della Russia di cui eravamo tra i principali esportatori sia nel campo del manifatturiero che dell’agroalimentare e ci prestiamo alle provocazioni come le esercitazioni militari nel Baltico”.

“Avendo il Presidente Donald Trump, nel corso della campagna elettorale, più volte promesso che ha intenzione di rasserenare i rapporti col gigante euro asiatico e ridimensionare la Nato – conclude -, con la donazione di oggi abbiamo voluto dar fiducia alle sue parole, speriamo di non essere stati ingenui come coloro che nel 2009 conferirono ad Obama il premio Nobel per la Pace”.

A margine dell’omaggio e dell’iniziativa politica, un piccolo “neo”: la lettera è indirizzata al presidente Usa e inizia con un generico “dear Mr President”, ma attualmente l’inquilino della Casa Bianca è ancora Obama, che resterà ufficialmente in carica fino a gennaio. C’è quindi la possibilità che il Ratafià e i Canestrelli vengano recapitati al presidente sbagliato.

“Effettivamente c’è stata segnalata la possibilità di un fraintendimento – ammette sorridendo Zappalà -, speriamo che Obama… capisca! D’altronde il testo della lettera e i riferimenti ai rapporti con la Russia non lasciano dubbi su chi sia il destinatario”.