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Politica

“Con Squillario condividevamo valori di fondo, a partire dall’antifascismo”

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Luigi Squillario è stato uno degli esponenti più rappresentativi della politica Biellese. Per le funzioni di governo che ha esercitato, prima come Sindaco e poi come Presidente della Fondazione, egli è stato un politico e un Amministratore pubblico che ha saputo incidere sullo sviluppo di Biella e dell’intero territorio, lasciando un segno.

Per tutta una fase Luigi Squillario è stato un mio avversario politico come segretario provinciale e capogruppo della Dc in Consiglio Comunale, infine come Sindaco. Erano gli anni in cui il Pci, che nelle elezioni amministrative del 75 aveva ottenuto uno straordinario risultato elettorale, era all’opposizione. In seguito, e cioè nel 2007, partecipammo insieme alla fondazione e alla costruzione del Pd. Stagioni politiche molto diverse; tutte segnate però da un rapporto di stima, di rispetto ma anche di collaborazione nell’interesse del nostro territorio che è figlio di una idea della politica che antepone l’interesse generale a quello particolare.

Rispetto e stima dunque, ma anche la condivisione di alcuni valori di fondo, a partire dallo spartiacque rappresentato dall’antifascismo da cui è nata la nostra Costituzione. Ricordo, anche per averlo riletto insieme a lui e ad Eugenio Zamperone, il discorso che Squillario tenne alla presenza di Pertini in occasione del conferimento della medaglia d’oro alla città e al Biellese per i meriti acquisiti durante la Guerra di Liberazione. Un capolavoro, tanto è vero che Pertini si commosse.

I primi anni 70 furono quindi anni di confronto e di scontro tra maggioranza e opposizione. La Dc e il Pci nelle elezioni amministrative avevano rinnovato profondamente i propri gruppi consigliari. Accanto ad amministratori di grande spessore come Lidia Lanza e ad un Sindaco come Franco Borri Brunetto, fecero il loro ingresso nella vita politica e amministrativa Susta, Zamperone, Pagani, Mello che di lì a poco avrebbero assunto importanti ruoli politico-istituzionali. Squillario ne era il capogruppo.

E’ un periodo che ricordo con nostalgia per la qualità del dibattito politico, per la serietà e la preparazione dei nostri interlocutori. In quegli anni non mancarono però anche momenti di intensa collaborazione tra Squillario, divenuto nel frattempo Sindaco della città di Biella (un Sindaco dal piglio decisionista, diremmo oggi) e il sottoscritto, diventato parlamentare del Pci sulla istituzione della Provincia di Biella che avvenne proprio in quel periodo. Un rapporto di collaborazione che si è proseguito sui temi della sanità negli anni in cui io sono stato eletto consigliere regionale e lui era diventato Presidente della Fondazione.

Ci univa la convinzione che il potere pubblico debba esercitare un ruolo di primo piano nell’individuare e nell’orientare la scelte e le priorità di un territorio, naturalmente in un quadro di collaborazione e di confronto con gli altri soggetti istituzionali e le forze sociali.

Nell’ultimo incontro che, insieme a Zamperone, ho avuto con lui ormai in “disarmo” (un disarmo che per un animale politico quale lui era deve aver pesato moltissimo), lo avevo sollecitato a raccontare in un libro la sua ricca e significativa esperienza politica e amministrativa, ma egli era stato molto restio. Una esperienza politica e amministrativa che egli ha vissuto da grande protagonista.

Wilmer Ronzani

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