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“Cavicchioli come Gentile: si inchina alla Chiesa con la fascia tricolore”

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“Contro la pratica dell’inchino nei confronti dei boss mafiosi si levano bipartisan, a livello civile e religioso, grida di sdegno. Degli inchini delle autorità statali o dei pubblici amministratori agli altari cattolici, pratica confessionale che mortifica il profilo laico dettato in sede costituzionale, in pochi si indignano. L’ultimo a farsi beffa della laicità è il neo Sindaco di Biella Cavicchioli”.

“Contro la pratica dell’inchino nei confronti dei boss mafiosi si levano bipartisan, a livello civile e religioso, grida di sdegno. Degli inchini delle autorità statali o dei pubblici amministratori agli altari cattolici, pratica confessionale che mortifica il profilo laico dettato in sede costituzionale, in pochi si indignano. L’ultimo a farsi beffa della laicità è il neo Sindaco di Biella Cavicchioli”.

A scatenare l’attacco di Daniele Gamba, autore della pubblicazione on line “L’Arcangelo”, questa volta è stata la tradizionale cerimonia di chiusura e apertura dei cancelli del santuario di Oropa, svoltasi domenica in occasione delle celebrazioni per l’incoronazione della Madonna.

All’evento partecipano tradizionalmente anche le autorità civili, ma il comportamento “confessionale” di Cavicchioli in fascia tricolore è risultato indigesto per molti.

“Con la fascia di primo cittadino – spiega Gamaz – ha partecipato al culto che si è tenuto alla basilica nuova, confondendo credo religioso (personale) e ruolo di rappresentanza (pubblica, a nome di tutti i cittadini). Nessuno eccepisce che il Sindaco di Biella, componente dell’Ente laicale del Santuario, svolga ruolo di rappresentanza e partecipi con la fascia ad una manifestazione storica con carattere amministrativo; ma allo stesso tempo Cavicchioli avrebbe potuto archiviare le pratiche confessionali che hanno contraddistinto Gentile: assistere al culto, fare la genuflessione, segnarsi con la croce, pregare, ecc. con indosso la fascia tricolore”.

Invece lo stile è stato identico “con la ciliegina sulla torta – scrive ancora Gamba -: la conferma degli stanziamenti annui in favore del Santuario nonostante l’amministrazione comunale abbia dovuto praticare tagli al budget in tutti gli altri servizi”.

“Una contribuzione – prosegue Gamba – che dovrebbe essere rivista al ribasso anche alla luce delle royalties che l’amministrazione del Santuario riceve dal nuovo impianto idroelettrico, autorizzato in deroga alle finalità di tutela ambientale della Riserva Naturale per … sostegno fidei”.

E ora si pensa già alle prossime potenziali “genuflessioni”: “Chissà a breve cosa succederà – è la conclusione dell’Arcangelo – in occasione dell’inaugurazione del nuovo ospedale. Il Sindaco di Biella porrà il proprio veto al nome di “Madonna d’Oropa” e chiederà che la struttura non sia benedetta?  O si produrrà in ulteriore inchino?”.

Il nuovo numero dell’Arcangelo di Gamaz: http://arcangelo-gamaz.blogspot.it/2014/09/larcangelo-26-14-linchino.html

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