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“Caporalato e lavoratori sfruttati nel cantiere della diga dell’Ingagna: servono risposte”
Alleanza Verdi e Sinistra presenta un’interrogazione in Regione: “Chi doveva controllare le ditte appaltatrici? Qualcuno ha verificato la qualità dei lavori effettuati? E se si come è possibile che nessuno sapesse delle condizioni in cui hanno lavorato per oltre 10 mesi quei lavoratori? Chi doveva garantire il rispetto dei contratti di lavoro e della sicurezza dei lavoratori impiegati nei lavori di manutenzione?”
Continua a fare rumore quanto emerso dalla maxi indagine sul caporalato condotta dalla guardia di finanza, partita da Mongrando e allargatasi in diverse regioni.
“Quanto emerso dalle indagini ancora in corso rispetto ai lavoratori sfruttati presso la diga dell’Ingagna a Mongrando – spiegano in un comunicato Corrado Cossu e Alice Ravinale, segretario provinciale e capogruppo in consiglio regionale di Alleanza Verdi e Sinistra – desta molta preoccupazione non solo in riferimento alle modalità di caporalato con cui venivano gestiti i lavoratori impiegati nella manutenzione della diga ma, anche, su come sono stati eseguiti quei lavori”.
“Sono passati più di dieci giorni dagli articoli di giornale che mettevano in evidenza i fatti, eppure nessuno dei comuni del “Consorzio della Baraggia”, né il consorzio stesso, hanno comunicato una qualsiasi iniziativa di verifica o di controllo sui lavori eseguiti o di come sia potuto accadere una cosa del genere”.
“Questo silenzio è preoccupante – commenta Corrado Cossu – considerando anche che il progetto della diga in Valsessera (in merito alla quale noi siamo da sempre contrari) vedrà come attori principali gli stessi enti che in questo momento stanno evitando di esporsi su una vicenda così grave che dovrebbe togliere il sonno a chiunque abbia a cuore la sicurezza dei suoi concittadini”.
“Come Sinistra italiana, Avs, aggiungiamo allo sdegno, una prima interrogazione alla Regione Piemonte – continua -, primo ente preposto al controllo e, dove ci sarà possibile, lo faremo anche alle amministrazioni comunali dei comuni aderenti al consorzio e al comune che più di tutti, pur non aderendo al consorzio è il principale interessato, Mongrando, i cui abitanti sono a poche centinaia di metri dall’invaso”.
Un’interrogazione che pone una serie di quesiti, ribaditi dalla segretaria regionale di Sinistra Italiana, Alice Ravinale: “Non serve solo l’indignazione, che è totale, servono risposte a domande molto semplici. Chi doveva controllare le ditte appaltatrici? Qualcuno ha verificato la qualità dei lavori effettuati? E se si come è possibile che nessuno sapesse delle condizioni in cui hanno lavorato per oltre 10 mesi quei lavoratori? Chi doveva garantire il rispetto dei contratti di lavoro e della sicurezza dei lavoratori impiegati nei lavori di manutenzione?”.
Per questo è stata presentata un’interrogazione urgente alla Giunta Cirio e “per questo eravamo a Mongrando sabato mattina con Tony Filoni al presidio contro il caporalato organizzato dal Prc e per questo, lo diciamo fin d’ora, non ci fermeremo nel cercare e nell’ottenere le risposte a tutela dei lavoratori e degli abitanti del nostro territorio”.
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Ardmando
26 Ottobre 2025 at 18:28
Alleanza Disagio e Comunisti, il peggior partito d’Italia e il più insignificante. Ignorateli, a parte qualche criminale comunista eletto al parlamento europeo, non sono in grado di fare molto altro.
.Bruno
26 Ottobre 2025 at 19:26
la peggiore cosa è lo sfruttamento delle persone che lavorano senza contratto, con un consenso della destra che parla tanto ma non fa niente il peggiore partito mai esistito
Marco
27 Ottobre 2025 at 7:58
Nella maggior dei casi chi sfrutta è di sinistra o ha agganci con organizzazioni di sinistra. Ci sono statistiche chiarissime al riguardo, ti consiglio di informati prima di commentare a casaccio.
.Bruno
27 Ottobre 2025 at 15:34
forse è meglio che ti informi tu a chi ha dato la possibilità di appalti e riappalti Con leggi e leggine truffaldine e subbalpalt. i
Ettore
29 Ottobre 2025 at 20:05
Ma smettila zecca rossa che sei ignorante come lo sporco. E impara l’italiano.