Bilancio del Comune di Biella: avanzo di quasi 6 milioni di euro

Il consiglio comunale di ieri, l’ultimo prima delle elezioni, è stato l’occasione per la presentazione del rendiconto 2023.

Avanzo d’amministrazione di quasi 6 milioni di euro

Una delle voci più importanti è stata ovviamente quella della situazione economico-finanziaria del Comune di Biella. A occuparsi della relazione finale è stato l’assessore Silvio Tosi, che ha snocciolato i dati della sua amministrazione, sottolineando i grandi passi avanti fatti sulla riduzione dei debiti rispetto al rendiconto di cinque anni fa, ma anche su altri fronti, quale la velocità di pagamento, scesa in questi anni a 22 giorni.

Tosi: “Significa avere per la prima volta soldi da spendere senza fare ulteriori mutui”

“La situazione – ha spiegato nel suo discorso Tosi – oggi è questa: avanzo d’amministrazione di 5milioni 980mila euro. Quindi, oltre ad aver azzerato quasi il disavanzo di 2milioni e 676mila euro, per la prima volta dopo 12 anni questo ente ha un avanzo. Significa avere denari da spendere per la prima volta senza fare ulteriori debiti per mutui. Il debito è sceso da 40 a 30 milioni, gli interessi si sono azzerati da tempo. Lascio una situazione estremamente positiva e di questo vado orgoglioso”.
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La reazione del Pd: “Il Comune non è una Spa: non deve fare utili, ma erogare servizi. Dentro quei 6 milioni ci sono tutte le cose che non sono state fatte”

A stretto giro è arrivata la reazione del Partito democratico, guidato sui banchi dell’opposizione da Marta Bruschi: “Il vero orgoglio sono i 6 milioni di avanzo libero lasciato in eredità alla prossima giunta. Questo è il più grande motivo di vanto dell’amministrazione uscente dopo 5 anni di lavoro. In pratica si vantano non di aver fatto molte cose, ma di non aver fatto. Un ente pubblico, non è una S.P.A.: l’obiettivo non è distribuire utili, ma erogare servizi”.

“Dentro a quei 6 milioni – sottolinea il gruppo consiliare Pd – ci sono per 1,4 mln di euro di mutui devoluti e non riutilizzati, perché non sapevano come spenderli. Nonostante i crateri nelle strade, i marciapiedi che non sono percorribili, la segnaletica orizzontale invisibile in gran parte della città. Dentro a quei 6 milioni ci sono i 2,5 mln di euro previsti a bilancio per le funivie: funivie chiuse da due anni e mezzo. Ci sono le mancate assunzioni: una macchina comunale allo sbando, in affanno e disorganizzata è quello che ci lascia in dote questa giunta”.

“Altro che orgoglio – concludono in un duro comunicato -, questo avanzo dovrebbe essere il più grande motivo di vergogna della gestione Corradino, perché significa che abbiamo incassato dei soldi da parte dei cittadini, sottoforma di tasse e di finanziamenti, che il Comune non è stato in grado di restituire ai cittadini, sotto forma di servizi, manutenzione e investimenti per lo sviluppo della città e del territorio”.

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