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Biellesi a Roma con la Fiom contro il Jobs Act

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C’era anche la delegazione di Biella ieri pomeriggio a Roma per la manifestazione nazionale indetta dalla Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil.

C’era anche la delegazione di Biella ieri pomeriggio a Roma per la manifestazione nazionale indetta dalla Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil. Alle 14 un corteo ha sfilato da piazza Esedra, adiacente a piazza della Repubblica, fino a piazza del Popolo. “Unions”, questo il nome scelto dagli organizzatori, si pone due obiettivi principali. Da un lato un’aspra critica nei confronti dell’esecutivo, in particolare rispetto agli ultimi disegni di legge governativi, primo fra tutti il Jobs Act. Dall’altro intende portare al centro dell’opinione pubblica idee nuove di Europa, diritti, lavoro, giustizia sociale, legalità, collegandosi inevitabilmente al progetto di coalizione sociale lanciato dal segretario Maurizio Landini appena qualche giorno fa.

“Per la manifestazione – spiega il segretario della Fiom di Biella, Ivan Terranova – abbiamo riempito un pullman, un risultato soddisfacente se si tiene conto che per eventi di questo tipo tendenzialmente la maggior parte dei presenti affluisce dai territori limitrofi al luogo prescelto. Parallelamente, negli ultimi mesi abbiamo fatto una serie di scioperi in varie realtà locali, cui i lavoratori hanno risposto con una buona adesione, proprio in merito alla tematiche che al centro della mobilitazione”. Tra i vari aspetti contestati al Governo Renzi, le problematiche sociali appaiono quelle di maggiore criticità. “Occorre rendersi conto che c’è un folto gruppo di persone che fa fatica, sul serio, ad arrivare alla fine del mese. C’è un problema di assistenza, fuori e dentro i luoghi di lavoro e non si può restare ciechi di fronte a tutto ciò”.

Cercare di reinterpretare tutte queste problematiche in un’ottica nuova è il fulcro della manifestazione nella capitale. “In un sistema in cui – si legge nel comunicato redatto dalla Fiom – ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori con la scusa della crisi vengono calpestati dalle logiche di mercato poter fare sindacato diventa quasi impossibile”. “Unions”, di conseguenza, propone di rimettere al centro valori che oggi sembrano lontani, come l’aggregazione e la fiducia nel futuro. Un percorso che non può che intrecciarsi con la già citata coalizione sociale: per molti, forse, soltanto una provocazione, per altri invece qualcosa di più. “Secondo me – commenta Ivan Terranova – si tratta di un’ottima idea. Un gruppo di pressione, non un soggetto politico, che attraverso incontri, dibattiti, manifestazioni possa fare sentire con forza la propria voce in questo momento è essenziale. Per smuovere lo scenario drammatico in cui stiamo vivendo occorre ripartire proprio da qui”.

A.M.

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