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“Agiremo contro Delsignore per istigazione all’odio razziale”

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“Agiremo contro Delsignore per istigazione all’odio razziale”. Anche Roberto Pietrobon e Costanza Mottino, ex consiglieri comunali di Biella, hanno preso una dura posizione contro il commento di Maurizio Delsignore apparso su Facebook.

“Agiremo contro Delsignore per istigazione all’odio razziale”. Anche Roberto Pietrobon e Costanza Mottino, ex consiglieri comunali di Biella, hanno preso una dura posizione contro il commento di Maurizio Delsignore apparso su Facebook.

“Abbiamo letto, con sconcerto e profonda indignazione – spiegano -, il commento su Facebook del Sindaco di Selve Marcone, esponente di Fratelli d’Italia che, in merito a un riutilizzo del vecchio nosocomio cittadino di Biella come possibile centro di accoglienza per rifugiati richiedenti asilo, ha dichiarato: “Propongo i clandestini nell’inceneritore”. Successivamente ha dichiarato che la sua era una provocazione, ma che non si pentiva di quanto scritto. Come cittadini, con un passato recente di amministratori pubblici e di rappresentanti delle nostre istituzioni repubblicane, non possiamo e non vogliamo rimanere indifferenti a questa palese manifestazione di intolleranza e di istigazione all’odio razziale”.

“Crediamo che, al di là di ogni giudizio di merito sul futuro del vecchio degli Infermi e anche delle politiche portate avanti in materia di accoglienza e gestione dell’emergenza profughi – continuano Mottino e Pietrobon -, quello che dice e afferma (e ribadisce) Delsignore sia in contrasto con i principi Costituzionali che sono alla base di un sistema democratico e che chi ricopre cariche pubbliche dovrebbe accettare e promuovere, ma, soprattutto, siano convinti che esse siano fuori da qualsiasi elemento di civiltà”.

Per gli ex consiglieri comunali il riferimento, nelle parole di Delsignore, è fin troppo esplicito: “Scrivere che degli esseri umani dovrebbero finire dentro un inceneritore ricorda, senza troppo sforzo, un passato recente nel quale “qualcuno” le persone le “eliminava” proprio in questo modo. Non sappiamo e non ci interessa sapere se Delsignore sia un estimatore del regime nazista che eliminò in questo modo milioni di persone tra ebrei, nomadi, omosessuali, oppositori politici, ma è surreale, oltre che fuori da un qualsiasi contesto democratico, richiamare alla memoria, seppur come “provocazione”, quella barbarie”.

“L’attuale sindaco – concludono – non cerchi, nei prossimi giorni, di rifugiarsi dietro la scusa della libertà di manifestazione, quella di ricerca storica, perché essa cessa quando travalica in istigazione alla discriminazione ed alla violenza di tipo razzista. Chi lo fa se ne deve assumere tutte le responsabilità davanti alla legge e per questo è nostra precisa intenzione come cittadini e cittadine che credono nel rispetto della vita umana e nel rifiuto di ogni forma di intolleranza e istigazione all’odio, agire in tutte le sedi opportune, chiedendo le  immediate  dimissioni  di Delsignore e agendo nelle sedi proprie contro chi cerca facile consenso e fa propaganda sulla vita di migliaia di persone”.

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