Politica
Adesso Roma ci deve ascoltare
Adesso Roma ci deve ascoltare.
Il primo giorno in parlamento
C’è tanto orgoglio nel vedere ben cinque biellesi uscire da Camera e Senato. Certo, chi ha il cuore a sinistra soffre pensando che fra questi deputati non c’è neppure un esponente del Pd. La partigianeria territoriale però ha il sopravvento. Bello, proprio bello vedere Gilberto Pichetto, Andrea Delmastro, Roberto Pella, Cristina Patelli e Lucia Azzolina tutti a Roma con la targa BI cucita sulla maglia. Una rappresentanza così folta non sie era mai vista. Certo, ognuno di loro ha una precisa identità politica. Biella però ce l’hanno nel dna e questo speriamo possa servire a dare più forza a una realtà che ha bisogno anche e soprattutto della politica per uscire dalla tremenda crisi che l’attanaglia da troppi anni.
Cinque moschettieri
Tra l’altro, non è affatto detto che i nostri cinque moschettieri alla fine non si ritrovino alleati. Se Pichetto (FI), Pella (FI), Delmastro (Fratelli d’Italia) e Patelli (Lega) si sono presentati uniti alle elezioni, Azzolini dei 5 Stelle sembrava distante anni luce. La politica però, come tutti sanno, è l’arte dell’impossibile…
Andrea Delmastro
«La situazione è molto complessa – spiega Andrea Delmastro – e fare previsioni è davvero difficile. Noi questa legge elettorale non l’abbiamo votata proprio perché sapevamo che avrebbe portato allo stallo. La mia paura è che anche se si riuscirà a formare un Governo, questo sarà figlio di compromessi che impediranno di assumere quelle scelte forti di cui il Paese ha bisogno».
Qui a Roma, nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama, si dà per certa l’alleanza fra Di Maio e Salvini. A questa alleanza guarderebbero con un certo interesse anche Berlusconi e Meloni. Di Maio però Berlusconi pare proprio non volerlo. E quindi si cerca una soluzione che salvi capra e cavoli. La sintesi è molto rozza, ma la sostanza sembra questa.
«Vedremo – commenta laconico Gilberto Pichetto -. Per capire che cosa accadrà servirebbe una sfera di cristallo…».
Pichetto in senato
Pichetto è l’unico biellese al Senato. Ritorna a Palazzo Madama, dove era già stato dal 2008 al 2013, con un grande peso politico. Segretario regionale di Forza Italia, uomo stimatissimo da Berlusconi, ha ottenuto una delle performance elettorali più importanti a livello nazionale. Se Forza Italia dovesse mai entrare al Governo, per lui si profilerebbe un incarico importante. «E’ bello ritornare a Palazzo Madama – dice -, anche se il momento è davvero complesso. Le emozioni sono diverse rispetto alla prima volta, ma la consapevolezza delle responsabilità a cui noi tutti siamo chiamati non muta mai. Lavoreremo per dare voce al Biellese in Parlamento. Il nostro territorio negli ultimi anni è stato trascurato e marginalizzato dai Governi nazionali che si sono succeduti. Ripartiamo da dove avevo lasciato il mio lavoro in Parlamento, quando il Biellese otteneva l’attenzione che meritava. Oggi però siamo più forti di allora grazie ad una squadra di parlamentari storica che potrà fare una sana lobby territoriale per la nostra provincia e per il Piemonte in genere. C’è tanto lavoro da fare, ma siamo partiti».
Roberto Pella
Di momento complesso parla anche Roberto Pella. Lui a Roma ci veniva già tutte le settimane come vicepresidente nazionale dell’Anci. Ora però il ruolo è diverso.
«Confesso – racconta – che a un certo punto sono scappato in bagno a piangere tanta era l’emozione. All’inizio mi sembrava tutto molto bello, ma pensavo di riuscire a gestire la situazione emotiva. Poi, quando c’è stata la prima chiamata per l’elezione del presidente, quando ho deposto la scheda nell’urna e ho visto il mio nome sullo schermo, mi sono sciolto…».
Cristina Patelli
Tanta emozione, ma anche molta determinazione da parte di Cristina Patelli e Lucia Azzolina. «Sono consapevole delle grandi responsabilità di cui sono investita – dice l’esponente leghista -; darò tutta me stessa per non tradire le aspettative degli elettori e per portare avanti con forza le idee in cui credo e per le quali mi sono candidata».
Dello stesso tenore le parole della pentastellata Azzolina: «Ho due lauree quinquennali – racconta – e una specializzazione in diritto scolastico. Spero che le mie competenze, e tanta passione politica, possano aiutarmi nello svolgere nel migliore dei modi il difficile compito a cui sono chiamata».
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