BiellaPensieri e parole
Un dramma di cui parlare
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto
Dopo l’ultimo recente episodio di suicidio, torna a tormentarci un problema da noi presente e radicato. La nostra ricchezza, il benessere economico, la qualità dell’ambiente o la longevità non sono evidentemente sufficienti per garantire una vita soddisfacente.
A Biella nel 2022 è stato istituito un osservatorio nazionale suicidi nel tentativo di svolgere una funzione preventiva e terapeutica nel contrasto al fenomeno.
Una ricetta non esiste, ma una serie di fattori che devono essere tra di loro in equilibrio: abbiamo urgenza di formazione, cultura della salute mentale e politiche di coesione. Certamente anche l’isolamento geografico, la mancanza di collegamenti, una crisi tipica della città post industriale, una non spiccata empatia tipica delle zone chiuse, non agevola i rapporti sociali soprattutto in una zona che ha sempre posto il valore del lavoro al di sopra di tutto. Una città Biella, unica in Piemonte, che non hai mai vissuto la vita di piazza, quasi a non avere neppure il tempo di fare una pausa per poter dialogare col prossimo.
Il futuro dipende dalla capacità di trasformare questa consapevolezza in nuova coesione sociale, superando stigma e chiusure culturali verso un modello di benessere davvero inclusivo e sostenibile. Possiamo portare il recente esempio di Castelsardo, in cui le persone si sono ritrovate in strada dopo il caso di una morte violenta; stare assieme aiuta a condividere collegialmente un dolore, metabolizzarlo sentirlo proprio per poi scongiurarlo.
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