BiellaPensieri e parole
Salvate il povero lupo
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

Il rischio di estinzione del lupo ci ha tormentato per anni, mentre ora la sua ricomparsa ci preoccupa così tanto, da renderlo cacciabile. In Regione Piemonte è stato proposto un piano di controllo numerico, con una previsione di dimezzamento immediato e poi di un mantenimento annuale.
Oltre alle mie incrollabili convinzioni animaliste, ci sono dati che dimostrano che l’abbattimento dei lupi non è per forza la soluzione migliore, anzi. I lupi sono i predatori naturali di cinghiali e caprioli e preferiscono sempre le prede selvatiche al bestiame.
Secondo Coldiretti, la fauna selvatica lo scorso anno ha causato danni all’agricoltura piemontese per oltre 4 milioni e mezzo di euro. I danni principali sono causati dai cinghiali, a cui seguono i caprioli. I costi per la mancata gestione di questo problema sono alti e collettivi.
La caccia non è sempre la soluzione: pensiamo al cinghiale che, nonostante le attività venatorie, non se ne contiene l’espansione. Certo che se un gregge viene lasciato privo di sorveglianza è a rischio, ma se custodito anche solo da cani cambia la situazione. Poi abbiamo pastori che svolgono per passione e sacrificio un lavoro stupendo con migliaia di capi, limitando le perdite veramente al minimo.
Altri pastori invece sfruttano situazione per avere indennizzi. Oppure quelli che si sono improvvisati qualche anno fa, portando animali mucche, cavalli, asini, lasciati nelle nostre colline allo stato brado, crepare non per mano dei lupi ma dalle sete e dalla fame.
Possibile che non si voglia trovare un equilibrio con la natura senza dover sempre piegarla e violentarla alle nostre aspettative?
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