BiellaPensieri e parole
Oltre la vetrina
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

Una settimana fa è stato presentato a palazzo Gromo Losa un film interamente ideato e recitato da ragazzi biellesi. Il titolo è evocativo “Se finissero le parole” e il tema è il disagio in tutte le sue forme, quelle evidenti e anche quelle silenti, più subdole. Il film è stato il risultato di un progetto nato dall’idea di un ragazzo con la voglia di raccontare e dalla Fondazione Marco Falco che lo ha ascoltato, poi poco per volta si sono uniti altri ragazzi, e altri enti, senza dimenticare il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio.
Da alcuni anni il regista Maurizio Pellegrini, nell’ambito del progetto “Contiamo su di noi” coordinato da Manuela Tamietti per l’Associazione Storie di Piazza, realizza cortometraggi con i ragazzi con il duplice obiettivo di educare all’immagine e promuovere il territorio. L’ultima esperienza è stata particolarmente aggregante. Oltre al racconto cinematografico, un aspetto straordinario è stato vivere il gruppo, condividere, trovarsi al Rifugio Rivetti per le riprese, mangiare e trascorrere giornate insieme per un obiettivo comune.
Il disagio, non solo quello giovanile, è alimentato dalla solitudine e dalla difficoltà a parlare con gli altri, che dappertutto, ma specialmente nel Biellese, riguarda tante persone anche meno giovani. I dati sulla cultura, sulla socializzazione certificano una situazione poco rassicurante.
E’ interessante che questi film sia stato prodotto proprio nel Biellese, in cui i punti di aggregazione mancano, gli incentivi per uscire di casa scarseggiano.
“Se finissero le parole” ci spegneremmo tutti ed è bello che proprio dei ragazzi così giovani si rendano conto che se smettessimo di parlarci e di ascoltarci, allora finirebbe anche la speranza.
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